Benevento

Sette anni e sei mesi. E' la condanna chiesta dal pm Maria Gabriella Di Lauro per C.T., il 61enne imprenditore, residente in un centro della provincia, che nel gennaio dello scorso anno era stato arrestato con l'accusa di aver abusato sessualmente della nipote, all'epoca minore di 16 anni. Il 14 luglio gli interventi degli avvocati Antonio Castiello e Marcello D'Auria, per le parti civili, e degli avvocati Angelo Leone e Franco Errico, cui seguirà la sentenza del Tribunale.

Finito in carcere – ora è ai domiciliari -, l'umo è stato tirato in ballo da una inchiesta della Squadra mobile, avviata dopo la denuncia dei genitori e scandita anche da un incidente probatorio, puntata sui comportamenti che avrebbe mantenuto nei confronti della ragazza dal giugno del 2016 al novembre del 2018. Un arco temporale nel corso del quale le avrebbe riservato le sue 'attenzioni' , approfittando di lei in più occasioni, anche in macchina, mentre l'accompagnava a casa dopo essere passato a prenderla all'uscita dalla scuola. Lei sarebbe stata costretta a subire atti e rapporti sessuali, palpeggiamenti, frasi  e allusioni a sfondo sessuale, e le sarebbe stato imposta la visione di un film porngrafico.

Una situazione che avrebbe causato nella minore una “sindrome da stress post traumatico, che l’aveva portata ad avere incubi notturni e crisi respiratorie, arrivando ad autoinfliggersi lesioni corporali e procurandosi una serie di ferite.