Solofra

“La crisi? Non è finita”. Parola del settore Richerche e studi di Mediobanca. Dal report emerge come "le vendite siano scese del 2,2% nel 2014, mentre l'occupazione sia calata dell'1,1%. E per l'anno 2015 le stime non sono diverse. Qualche segnale positivo, invece, dagli investimenti: l'anno scorso sono cresciuti del 9%. Nei singoli settori produttivi la salute è molto diversa. Dall'inizio della crisi le imprese della pelle e cuoio hanno visto aumentare i fatturati di oltre il 33%, le imprese di costruzione (cioé soprattutto i grandi "general contractor") del 26%, il conserviero del 21%, con tutto l'alimentare in positivo. Molto male invece i prodotti per l'edilizia (-38%), il settore stampa ed editoria (-36%) e le telecomunicazioni, che dal 2008 hanno ceduto il 24% dei ricavi. Qualche segnale positivo dagli investimenti: l'anno scorso sono cresciuti del 9% totale, con la manifattura in aumento del 4%. Il trend dovrebbe proseguire anche nel 2015, con attesa per il settore dei servizi che è il più lento a cercare una via d'uscita dalla crisi. Il problema è che comunque si è perso tantissimo: in totale dal 2005 le attività italiane dei grandi gruppi hanno tagliato in generale il 31% di investimenti, con le aziende pubbliche in calo del 43% e il terziario del 52%".

Giuseppe Aufiero