E' una storia della quale ci siamo occupati più volte, sulla quale oggi è stata scritta la parola fine. Perchè il gup Maria Di Carlo ha dichiarato il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione del reato, nei confronti del dottore Corrado Musso, originario di Aosta, ma domiciliato a Cerreto Sannita, accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per un valore di circa 3 milioni di euro.
Difeso dall'avvocato Sergio Rando, il professionista era stato chiamato in causa da una inchiesta del sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro e della guardia di finanza che nell'aprile del 2019 era sfociata in un sequestro di beni disposto dal gip Gelsomina Palmieri.
Secondo gli inquirenti, nell'ottobre del 2014 Musso avrebbe costituito dinanzi ad un notaio di Benevento un trust, con l'obiettivo di sottrarre i beni in esso conferiti alle procedure esecutive da parte dell'Agenzia delle Entrate, per il recupero di cartelle esattoriali mai pagate.
Il medico aveva chiesto la liquidazione del patrimonio, anche di quello confluito nel trust, per sovraindebitamento, il Tribunale l'aveva ammesso alla procedura per la rateizzazione del debito. Il passo successivo era stato l'annullamento, stabilito dal Riesame, del sequestro, così come sollecitato dalla difesa. Questa mattina l'usienza preliminare e la dichiarazione di intervenuta prescrizione.