"Il Patto per Napoli rischia di creare un'illusione ottica nel senso che le importanti risorse ottenute, l'avvio di un piano di interventi, che stiamo rispettando, l'eco pubblica che esso ha suscitato, possono destare l'errata impressione che, pur avendo ancora dei problemi, il peggio sia passato''. Non ha usato giri di parole l'assessore alle finanze Pier Paolo Baretta durante la seduta di consiglio comunale che ha portato all'approvazione del primo bilancio dell'era Manfredi.
L'esponente della giunta ha ricordato che in questi primi mesi della consiliatura ''abbiamo affrontato l'emergenza drammatica ereditata dalla precedente amministrazione e avviato i primi cambiamenti. Senza il Patto saremo entrati nello stato di dissesto, rendendo vana la speranza che si era accesa col risultato elettorale, che invece per merito del Patto, viene rilanciata''.
Insomma, lo strumento è stato fondamentale ma non è la panacea per risolvere tutti i mali. "Se da un lato il Patto ci mette nelle condizioni di sopravvivere e ricominciare, dall'altro evidenzia ancora di più il quadro di difficoltà nel quale siamo chiamati ad operare e la dimensione del nostro impegno e dunque il bilancio che presentiamo oggi è condizionato da tali eredità ma non ci esonera dalle nostre responsabilità se l'eccessivo disavanzo, l'insufficienza dei servizi, uno scarso sviluppo economico dovessero permanere a lungo nel tempo. Il compito che ci attende, pertanto, non è facile ma è l'impegno che abbiamo preso con i napoletani'', ha concluso Baretta.