Montefalcone di Val Fortore

Mentalità teutonica, cuore e passione italiana. Vasco Donato Walz, 18 anni il prossimo 15 ottobre, è un centrocampista del Borussia Dortmund Under 19 ed è uno dei talenti più ambiti del calcio europeo. Ha un legame profondo con l’Italia e in particolare con il Sannio.

Quella di papà Antonio è una storia che accomuna tanti italiani. E’ arrivato in Germania per lavoro, si è innamorato di Karin e ha creato una splendida famiglia composta anche da Maria e Anna, che ogni estate porta in vacanza nel suo paesino natale: Montefalcone di Val Fortore.  

Il piccolo di casa ha cominciato col calcio per gioco anche tra i vicoli del paese fortorino durante le lunghe vacanze estive. Ha imparato bene la lingua di papà Antonio e con gli anni ha capito che quella passione poteva essere qualcosa in più. Dal Karlsruhe è arrivato il grande salto al Borussia Dortmund. Un cambio radicale. L’occasione da sfruttare.

Vasco Donato si è concentrato sulla scuola e sul suo amore per il calcio. Nel giro di pochi anni ha raccolto splendidi risultati. Convocazione nella Germania Under 17, poi in questa stagione l’esordio in Youth League e il titolo di campione tedesco col suo Borussia. E pensare che solo un anno fa la sua storia poteva incrociarsi con quella del calcio italiano. Il suo contratto era in scadenza e a lui si era interessato addirittura il Milan su intuizione dello staff che Paolo Maldini ha affidato a Geoffrey Moncada.

Non solo Milan, anche il Barcellona ci aveva fatto un pensierino. Ma Vasco ha deciso di restare a Dortmund, finire la scuola e giocare ancora in un club che ai giovani dà tanto spazio. Si è allenato anche con la prima squadra, ha visto da vicino le giocate di Halland, Bellingham e compagni.

Quella maglia tutta gialla è come una calamita. Uno dei sogni del ragazzo d’origine sannita è l’esordio al "Westfalenstadion" sotto la "Die Gelbe Wand", il muro giallo più famoso del mondo che contiene 25.000 scatenati tifosi. A dire il vero quel sogno si poteva già realizzare ma qualcosa è andato storto. Vasco Donato Walz ha giocato da protagonista la Youth League (la Champions dei giovani) arrivando fino ai quarti di finale col suo Borussia Dortmund. Ma lui quella partita che la società ha deciso di giocare nello stadio della prima squadra non l’ha potuta disputare. Il motivo? Un cartellino giallo di troppo nei turni precedenti dove aveva contribuito a buttare fuori l’Empoli, nel suo unico match giocato in Italia, e poi nell’epica trasferta di Manchester il grande United.  

La squadra è uscita ai quarti di finale contro l’Atletico Madrid ma Vasco e compagni ci riproveranno il prossimo anno. Questo è l’obiettivo anche di Mike Tullberg, allenatore dell’under 19 del Borussia, che in Italia ha indossato la maglia della Reggina. Vasco ha un bel rapporto col suo tecnico che gli ha raccontato delle sfide contro Totti e gli altri grandi del calcio di casa nostra. Quei racconti non hanno fatto altro che accarezzare il cuore italiano di questo ragazzo che a Montefalcone di Val Fortore si sente a casa tra partenti e amici. Con lui abbiamo fatto una bella passeggiata nel centro storico, guidati da Gianni Principe, storica voce dei Sancto Ianne, e soprattutto una lunga chiacchierata al ristorante “Dai Nobili” di proprietà degli amici storici di papà Antonio, coloro che lo hanno visto nascere e tirare i primi calci ad un pallone lungo i vicoletti di Montefalcone. 

L’Intervista la potrete vedere nei prossimi giorni su Otto Channel (visibile in tutta la Campania sul canale 16 del digitale terrestre e in tutto il mondo su OttoChannel.tv) ma una piccola anticipazione ve la dobbiamo. Gli abbiamo fatto tante domande a cui Vasco ha risposto in maniera spontanea, ma una ha fatto brillare gli occhi a tutti i presenti.  

“Se arrivasse una chiamata di una Nazionale giovanile italiana?” I suoi occhi si sono illuminati proprio come quelli di papà Antonio. La risposta non nasconde incertezze. “Sarei molto felice, ho giocato con la Germania e mi piacerebbe farlo anche con l’Italia”. La voglia d’azzurro è chiara e il futuro è nelle sue mani. Magari qualcuno dalle parti di Coverciano ha già cominciato a seguire il centrocampista d’origine sannita. Intanto a Montefalcone si tifa Borussia Dortmund, sperando un giorno di vedere il figlio di Antonio e Karin giocare sotto il muro giallo più famoso del mondo per poi magari trasferirsi in Italia, dove Vasco, ogni estate, lascia un pezzetto di cuore.