Pietraroja

Dal 27 al 2 luglio le giornate di studio dell’EAVP: studiosi da tutta Europa tra relazioni e workshop. Il conto alla rovescia è quasi finito: a partire da lunedì 27 e poi per tutta la settimana fino al 2 luglio a Benevento e Pietraroja i paleontologi europei saranno di casa. Le giornate dell’EAVP (Associazione Europei dei Paleontologi dei Vertebrati) promosse in collaborazione con l’Ente Geopaleontologico di Pietraroja saranno una occasione straordinaria per molti motivi: intanto perché vedranno la ripresa delle attività scientifiche in presenza dopo i due anni dell’emergenza Covid19 che hanno “confinato” questi incontri allo streaming, poi perché Benevento e Pietraroja confermeranno la loro centralità in questa disciplina grazie all’iniziativa dell’Ente che nasce per iniziativa dei Ministeri di Ambiente e Cultura, della Regione Campania della provincia di Benevento e di due importanti università, la napoletana Federico II e quella del Sannio. Le giornate dell’EAVP si terranno all’interno dell’ex Convento San Felice a Viale Atlantici, Benevento, proprio nello stesso luogo aperto alle visite guidate dello Scipionyx samniticus. “Il numero di partecipanti di quest’anno (più di 190 ad oggi) è tra i più alti di sempre per le giornate dell’EAVP, complice anche la modalità ibrida, che sperimenteremo per la prima volta quest’anno, e che consentirà a paleontologi di tutto il mondo di poter partecipare attivamente al simposio anche da remoto”. Matteo Belvedere, Presidente dell’EAVP, commenta così l’evento che sta per aprirsi. “Il congresso di quest’anno – continua - è molto diversificato a livello di tematiche. Ci saranno diversi workshop e simposi scientifici che tratteranno una moltitudine di temi, da materie specialistiche (es. macroevoluzione o icnologia) a temi tecnici sull’utilizzo di alcuni software in paleontologia, senza escludere le questioni etiche”. Gli interventi dei relatori saranno estremamente vari. La conferenza verrà aperta da una presentazione del Dott. Dal Sasso su Scipionyx samniticus . E’ questo il riconoscimento dell’importanza del ritrovamento di Pietraroja, dove è riemerso il primo dinosauro rinvenuto in Italia, e di quello che lo Scipionyx rappresenta per questa disciplina. Ma il lavoro di ricerca e di studio a Pietraroja – come ribadito anche dal presidente dell’Ente Geopaleontologico Gennaro Santamaria – non è certo finito. “Il giacimento di Pietraroja è, per le sue caratteristiche peculiari, un giacimento “a conservazione eccezionale”. Commenta Cristiano Dal Sasso, lo studioso che più di tutti ha lavorato e pubblicato sullo Scipionyx. “In parole più semplici, qui i fossili sono spesso interi, completi, e hanno un dettaglio unico di conservazione, grazie a particolari condizioni paleoambientali. Per esempio, i pesci cartilaginei hanno mantenuto cartilagini e pelle, tanti pesci hanno tracce di muscolatura, pigmenti degli occhi e degli organi interni. Quindi, se si scavasse ancora con metodi moderni e più attenti, si potrebbero trovare fossili di grande valore estetico e scientifico. Non è nemmeno escluso che si possa trovare un altro dinosauro…”