L'episodio accaduto ieri pomeriggio alla contrada Santa Clementina di Benevento, con l'assalto ad una abitazione sventato grazie alla reazione dei cittadini – anche se messi in fuga, i banditi sono comunque riusciti a portare via alcuni oggetti d'oro-, ripropone con forza un fenomeno che ciclicamente conquista l'onore delle cronache nella nostra provincia. Un raid che nei giorni precedenti era stato preceduto da altre incursioni nelle contrade del capoluogo e in qualche centro del Sannio.
Fatti di notevole interesse pubblico, sui quali, nonostante una inutile sordina, i cittadini hanno il diritto di essere informati attraverso gli organi di stampa: si, proprio gli stessi ai quali vengono destinate solo veline che puzzano lontano un miglio di propaganda. Torniamo al punto, alla preoccupazione che inevitabilmente, e comprensibilmente, viene determinata dalla conoscenza di quanto si è verificato. Una conseguenza che si accompagna, però, anche ad una maggiore consapevolezza del rischio e della necessità di dotarsi di sistemi di sicurezza.
Non è la prima volta che si registrano le 'visite' di balordi con il volto coperto da passamontagna, gli archivi ne contengono tantissime, molto spesso compiute con l'uso delle armi e della violenza. La rapina di Santa Clementina, ma solo per la presenza di alcuni minori tra le mura domestiche e non per le modalità, rimanda a quella messa a segno anni fa in una villa in Valle Telesina.
Era il febbraio del 2018 quando una banda aveva fatto irruzione in casa di un professionista ed aveva tenuto in ostaggio le sue due figlie e altrettante loro amiche (tutte minorrri, tranne una). I genitori di una di queste ultime, non avendo avuto risposta alle loro telefonate, avevano raggiunto quell'abitazione ed erano stati picchiati dai malviventi, che si erano poi allontanati dopo aver temuto il peggio per i colpi inferti alla testa alla donna.
Episodi al centro di indagini che non hanno talvolta ottenuto i risultati sperati, rispetto ai quali è fortissima, per l'opinione pubblica, l'esigenza di sapere. Per essere messa in guardia ed aiutata a proteggersi.