Per qualcuno era solo un casco giallo tra mille altri, per chi la conosceva, invece, sapeva che quel puntino colorato era l’indizio che qualcosa stava accadendo e lei non poteva perderselo. Serena era questo, “la fotografa in sella”, sulla sua vespa, continuamente alla ricerca di luoghi e persone da fotografare. Era un continuo specchiarsi il suo, nel volto di chi sceglieva. Come Narciso guardava sé stesso nel riflesso dell’acqua, Serena amava sé stessa negli occhi degli altri. La continua ricerca dell’amore, e l’amore si sa è memoria.
Serena rivive nei suoi scatti, ed ancor più nel ricordo di quel suo rituale prima di fotografare le persone a cui era legata: è Serena senza la sua macchina, è lei nel momento in cui scattava e in tutto ciò che accadeva prima e dopo quello scatto.
Ognuno porta con sé la storia di quel momento insieme al ricordo di tutto ciò che Serena Sammarco rappresentava per chi l’ha conosciuta e amata nonostante quella dura corazza che nascondeva un animo nobile, come pochi. Si cercherà di raccontare tutto questo, il 17 giugno, dalle 19:00, al “Centro Giovanile Arbostella” di Via Giuseppe Verdi, attraverso una raccolta di ritratti scattati da Serena. Tutti gli scatti presenti alla mostra sono stati forniti dagli stessi “soggetti” e resteranno esposti all’interno del Centro per circa un mese.
L’evento è stato realizzato dalla Cooperativa sociale “Fili d’Erba”, con la collaborazione della gelateria “Giallo Limone” e le istallazioni floreali di “Avagliano home Flowers”.