“E' stata una settimana abbastanza complicata che mi ha però, ancora una volta, restituito la certezza che non sono sola grazie ai tantissimi messaggi di solidarietà che ho ricevuto da nord a sud passando per il centro. Un'onda di stima e affetto da parte dei compagni e della compagne della Cgil, della Fiom. Un'intera organizzazione al mio fianco”.
Rosita Galdiero, coordinatrice nazionale del settore aerospazio, impiantistica e installazioni della Fiom è arrivata in tribunale a Benevento intorno alle 9.20 per partecipare all'udienza di un processo sulla gestione di alcuni centri per migranti nel Sannio scaturito da un'inchiesta innescata dopo la denuncia della Cgil di Benevento all'epoca guidata dalla sannita Galdiero che, qualche giorno fa si è vista recapitare nella sede del sindacato di corso Trieste a Roma una busta chiusa contenente un proiettile.
Episodio sul quale sono ora in corso le indagini da parte delle forze dell'ordine di Roma dove la sindacalista, sotto scorta da tempo, lavora alla Fiom nazionale dal 2019. Precedentemente, nel 2018, un'altra lettera intimidatoria era stata invece depositata direttamente nella cassetta per le lettere della sua abitazione nel Sannio.
“Siamo sulla strada giusta. Questo territorio merita di più e merita rispetto per le persone perbene – ha rimarcato Galdiero -. Illegalità, significa anche lavoro povero e precario, insicuro e instabile. Siamo per riconoscere una dignità sociale a tutti i lavoratori e sappiamo con consapevolezza che combattere le illegalità significa dunque lasciare un mondo più giusto alle nuove generazioni e sopratutto un lavoro stabile e sicuro”.
Lavoro e illegalità un binomio che non dovrebbe mai esistere: “E invece esiste – ha rimarcato la dirigente nazionale Fiom Cgil - specialmente in quei territori dove ci sono realtà industriali fragili. La nostra regione e la nostra provincia sono ancora oggi territori dove c'è un alto tasso di disoccupazione. Ed è per questo che la criminalità organizzata prova a farla da padrone. Ma c'è tanta gente che non gira la faccia dall'altra parte e che prova a ribellarsi”. Poi un monito: “Organizzazioni sindacali, istituzioni e chiunque abbia un ruolo importante nella società deve capire che per poter sconfiggere in maniera definitiva la criminalità organizzata, bisogna costruire le condizioni di un lavoro garantito e riconosciuto. Solo con il lavoro riconosciuto ci possiamo liberare dei ricatti. Ed ecco perché – annuncia - il 18 giugno saremo in piazza del Popolo a Roma per chiedere un aumento dei salari, una democrazia in tutto il mondo e dignità e giustizia sociale.
Quello che è accaduto nei giorni scorsi – conclude Galdiero - non ferma le nostre battaglie. Siamo qui per ribadire con forza e determinazione che l'illegalità va combattuta e che quelle persone che sono state trattate male oggi abbiano giustizia. Noi ci proviamo”.
Ad accogliere Rosita Galdiero a Benevento i vertici regionali e sanniti della Cgil. “Con forza e presenza fisica di una grande organizzazione che non lascia sola Rosita Galdiero” ha rimarcato Nicola Ricci, Segretario Generale Cgil Campania a Benevento per esprimere di persona la sua vicinanza alla collega Galdiero. “Siamo un'organizzazione sindacale che combatte le illegalità sopratutto in un mondo del lavoro che è una giungla. Oggi siamo vicini a Rosita. Una battaglia non personale ma di una grande organizzazione. Rosita non è sola e questo è un messaggio chiaro che mandiamo a tutti” ha concluso il numero uno della Cgil campana.