Monteforte Irpino

Campane per la raccolta del vetro piene fino all’orlo da oltre un mese nel punto di conferimento di Monteforte Irpino, proprio a due passi dal Distretto Sanitario e dagli Uffici Comunali. Impossibile, dunque, per i cittadini liberarsi dalle bottiglie stipate in casa a meno che non si vogliano portare lì di notte, come molti sono stati costretti a fare, e lasciarle a terra nelle buste (vedi foto). Una pratica ovviamente vietata, per la quale si può anche incorrere in una multa salata per aver trasgredito al regolamento comunale sullo sversamento dei rifiuti.

Certo, perché nei pressi delle campane e dell'attigua struttura che funge da deposito temporaneo degli ingombranti, ci sono telecamere h24 pronte ad individuare errori volontari o meno nel conferimento di vetro come pure di vecchi mobili o elettrodomestici. Altri residenti, invece, nonostante paghino il tributo locale a Monteforte, hanno deciso di portare il vetro ad Avellino, andando a riempire gli appositi contenitori dislocati sul territorio del capoluogo, pur di svuotare i bidoncini nei propri appartamenti.

Dunque, al danno di non poter usufruire di un servizio efficiente, e lautamente pagato (pensate che una famiglia di 4 persone in un appartamento di 100 metri quadri più terrazzo paga oltre 350 euro di Tari), si aggiunge anche la beffa di rischiare un’ammenda amministrativa.

La causa del disservizio è lampante e deve essere ricercata nel mancato ritiro da parte di Irpiniambiente. La società, interamente partecipata dall’ente Provincia, che, in teoria, dovrebbe non solo liberare le campane piene ma anche ripulirle e disinfettarle. Ma, al contrario, da tempo non fa nulla di tutto ciò. Basta stare a 50 metri dagli stessi grandi contenitori per rilevarne il tanfo. Proprio, lo ripetiamo, a pochissima distanza da quello che era l’ospedale San Giacomo, ora Distretto Asl di zona, e Palazzo Loffredo, Municipio di Monteforte Irpino.

Gli addetti comunali, del resto, avrebbero già inviato più di una sollecitazione ad Irpiniambiente per risolvere il problema. Ma dalla spa di via Cannaviello ancora nessuna risposta. Allora tra i residenti del centro alle porte di Avellino torna a far discutere il rapporto tra le tariffe e i servizi offerti. Un'equazione che non regge in nessun modo, da qualunque parte la si voglia girare. Anche perché se ora siamo stati sollecitati sulla raccolta differenziata, altri giorni abbiamo dato conto della sospensione dell’erogazione dell’acqua e in ulteriori occasioni dei pessimi trasporti pubblici… Una serie di servizi troppo scadenti per un paese che probabilmente ha già superato i 12mila abitanti. 

Ecco la stato dell’arte. E con questa situazione, nessun punto di aggregazione giovanile e neanche una piazza o un luogo dove potersi fare semplicemente una passeggiata e quattro chiacchiere con gli amici, non si sorprendano gli amministratori comunali se Monteforte Irpino continuerà ad essere solo un dormitorio per almeno i due terzi della sua popolazione. Quella giunta da Avellino come pure dal Napoletano con l’obiettivo di sfuggire al caos o ai prezzi troppi alti delle case. Ma, in fin dei conti, oltre ad una parvenza di tranquillità, da questo trasferimento non hanno ricevuto molto altro...

Alessandro Calabrese