“Avere paura di un qualcosa ti fa reagire, ti fa evitare il pericolo e magari trovare una soluzione per combattere contro di esso. Nel mio caso, è invece angoscia ed è una situazione ancora più brutta. Angosciata perchè non so di cosa avere paura”.
Lo sguardo di Maria si incupisce all'improvviso. La sua solarità si attenua. Un'espressione nuova per chi la conosce bene. Certo non si arrende. Lei, 33 anni, presidente del Consiglio comunale di Telese Terme, eletta consigliera nel settembre del 2020 con la lista civica “Tutti Telese” con il sindaco Giovanni Caporaso, è ancora incredula. La sua mente corre ovunque per trovare un perchè dell'incendio della sua auto.
Ha bisogno di capire il motivo che ha spinto quelle due persone ad innescare il rogo che le ha provocato un danno enorme.
Maria Venditti per muoversi usa la sua sedia a rotelle elettronica. Un concentrato di tecnologia che contribuisce attivamente a renderla libera, a potersi spostare davanti casa o nel suo appartamento. Quella stessa sedia, però, oltre ad essere indispensabile per la quotidianità è anche pesante nel senso letterale del termine. Ed è per questo motivo che tempo fa Maria aveva comprato quell'auto, una Peugeot Partner allestita in maniera tale da consentirle di poter viaggiare lato passeggero, di fianco al guidatore, invece che nella zona posteriore. “Questo mi assicurava maggior sicurezza e confort negli spostamenti”
Dalla notte tra giovedì e venerdì scorsi quegli spostamenti non sono più possibili. “Devo ringraziare un mio amico che mi ha prestato un altro mezzo ma ovviamente la mia auto per me era indispensabile”.
Il veicolo incendiato e danneggiato pesantemente ora è sequestrato per permettere agli investigatori e alla magistratura di proseguire nei rilievi e nelle indagini.
Un doppio smacco per la dottoressa Venditti che abbiamo incontrato questa mattina nella sua abitazione: “E' come se mi avessero gambizzato. Quell'auto rappresentava le mie gambe. Solo grazie a lei potevo uscire liberamente”.
Sul fronte del lavoro investigativo i poliziotti del Commissariato di Telese Terme proseguono nella loro attività: “Procedono con attenzione e non tralasciano nessuna ipotesi. Hanno più volte parlato con me e altre persone. Sono riusciti a ricostruire la fase incendiaria con prontezza anche grazie alla collaborazione di tutta la comunità.
In questo momento – rimarca la presidente del consiglio comunale di Telese Terme - più che la rabbia e la paura sono angosciata. La paura avrei potuto averla se avessi riscontrato nella mia vita, nel mio fare politico e istituzionale, qualche elemento che in qualche modo avesse potuto ricondurre a questa azione alla mia persona. Ma così non è. Ed è per questo che sono angosciata per essere inserita in qualcosa più grande di me che però non riesco ad inquadrare e non conosco. Per questo mi affido al lavoro degli inquirenti e di tutta la comunità”.
Sono ancora tanti i messaggi di solidarietà che arrivano giorno dopo giorno a Maria. Messaggi che le hanno riempito il cuore ed hanno contribuito in parte a rasserenarla: “Non si è soli. Ma davanti ad un fatto del genere la cosa che mi ha onorata e confortata di più è stata la risposta a schiena dritta della comunità istituzionale e politica, della comunità nazionale e delle tantissime singole persone”.
Un'onda di affetto e di vicinanza espresso da ogni parte, a partire dal sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso, che in questi giorni con tutta l'amministrazione sono vicini a Maria: “Un atto doloso emerso dalle immagini. Un episodio di una gravità inaudita. Colpire una donna disabile che si adopera tutti i gironi per il sociale, per i più deboli è di una gravità inaudita, è spregevole. Maria merita rispetto e amore. Mi auguro che presto si riescano ad individuare e punire questi vigliacchi”.
Comune di Telese Terme inondato di messaggi di solidarietà e vicinanza: “Davvero una mobilitazione – ha poi concluso il primo cittadino – bella e giusta a partire dai sindaci della Campania, dall'Anci. Maria è stata colpita due volte ma stiamo lavorando per consentirle nel più breve tempo possibile di tornare alla normalità dopo questo vile gesto”.