Avellino

Continua a salire, in Campania, il tasso di incidenza del covid. Secondo i dati del Bollettino di ieri sono 2.122 i neo positivi al Covid su 13.003 test esaminati. Ieri il tasso di incidenza era pari al 15,96% oggi sale al 16,31%. Zero decessi nelle ultime 48 ore; 1 deceduto in precedenza ma registrato ieri. E gli esperti predicano cautela, come il direttore dell'istituto zooprofilattico di Portici, l'irpino Antonio Limone, che spiega come la prudenza serva ancora e come il covid non sia sparito. La vera sfida sarà quella da vincere rispetto alle varianti del coronavirus, secondo l'esperto. L'unica arma da utilizzare resta sempre quella della prudenza per i cittadini che non devono abbassare la guardia.

 “La curva pandemica è sempre stata altalenante in questi due anni - spiega il direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, Antonio Limone -. La diminuzione dei casi ha varie cause, e io sono convinto che tornerà a calare la curva pandemica. In questi due anni abbiamo sempre assistito a questo: si è sempre verificato il raggiungimento di picchi dei contagi, per poi verificarsi puntuali discese dei casi. Un dato su cui riflettere e che fornisce strumenti di analisi costante per gli esperti”.

Per il direttore Limone serve ancora prudenza. “L’andamento dei casi di covid in questi due anni ci insegna tre cose. La prima è che dobbiamo convivere con questa malattia, dobbiamo farcene una ragione. La seconda è che dobbiamo adattarci, e quindi dovremo utilizzare sempre alcune precauzioni come: l’igienizzazione delle mani, l’utilizzo intelligente della mascherina nei luoghi di assembramento e il distanziamento necessario nei luoghi di rischio - spiega il professore Limone “. 

Intanto quello che conta ora sono i rischi imprevedibili, che possono arrivare da varianti e sottovarianti del virus. 

“Sarà questa la vera partita da giocare. Attualmente si sta diffondendo quella portoghese, C’è già un primo caso in Campania. Ecco, ad oggi le varianti hanno dimostrato un’alta contagiosità ma scarsa sintomatologia.  Ma se le mutazioni del virus scatenassero alcune caratteristiche più pericolose, sarà questo il vero rischio. Ma fino ad oggi tutto è sotto controllo. Serve tutelare i fragili, i malati oncologici, gli obesi ad esempio da subito. L’autunno sarà il vero banco di prova”.