Benevento

"La bozza di legge quadro sull’autonomia differenziata, annunciata dal ministro Gelmini e subito rilanciata dai presidenti delle regioni settentrionali, impone al Sud ancora una volta una battaglia di resistenza, difesa e rincorsa. Il testo, senza la preventiva definizione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep) e la riconferma del criterio della spesa storica anziché dei fabbisogni standard per la ripartizione delle risorse, rappresenta un autentico schiaffo al Mezzogiorno, che verrebbe ulteriormente penalizzato". A dichiararlo Antonella Pepe, presidente del Partito democratico provinciale del Sannio e coordinatrice regionale DEMS Campania. 
"Ha ragione il Presidente Vincenzo De Luca a parlare di “provocazione” in sfregio alla nostra Costituzione che, invece, si ispira alla solidarietà e a ricordare quanta falsa narrazione c’è dietro ai fondi destinati al sud. I dati dimostrano che negli anni il sud ha ricevuto sempre di meno, a partire proprio dai servizi essenziali.
Il mezzogiorno ha bisogno di una politica nazionale che si ponga l’obiettivo del superamento delle disuguaglianze, sociali e territoriali. Che il destino di intere generazioni sia ancora legato al luogo di origine, oltre ad essere ingiusto, è ad oggi inaccettabile.
Tutta la classe dirigente meridionale è chiamata a respingere l’ennesimo tentativo di un pasticciato e dannoso federalismo regionale, forse più orientato ad accrescere i consensi di una Lega sempre più in caduta, che a garantire reali opportunità di crescita del Paese".