Avellino

Il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Avellino – dr. Pietro Bianco – con una “comunicazione” prot. Direzione DSM N° 293 DEL 03/06/2022, seguita poi da un’altra “comunicazione” n° 269 del 07/05/2022 a firma di altro dirigente medico, dispone che, nelle giornate di sabato dei mesi di giugno, luglio e agosto 2022, sia sospesa l’attività di urgenza/emergenza territoriale nelle ore diurne, svolta dai medici ed Infermieri della Salute Mentale. 

«In questo modo, secondo un nostro modesto parere, risulta depauperata ulteriormente l’assistenza di competenza della Salute Mentale; che, sinceramente, appare ridotta sempre più ad una attività marginale all’interno della Sanità di questa Provincia, caricando il personale del 118 di responsabilità e competenze, che non sembrano essere state acquisite durante processi formativi - Così L' Usb Federazione provinciale di Avellino - quest'st’ultima considerazione viene denunciata pur volendo tener conto che, il paziente di pertinenza psichiatrica, è da considerare uguale a quello cardiologico, ma solo sul piano squisitamente umano. Con le disposizioni di cui sopra, sembra che il sabato mattina sarà destinato ad attività ordinarie “con previsione di un solo medico per quel giorno, con presenza presso l’abituale sede di servizio di Avellino o di Atripalda”.
A questo punto viene da chiedersi quante e quali sedi sono aperte il sabato mattina, considerando che tutte saranno chiuse il sabato pomeriggio? Un Centro di Salute Mentale, deve essere aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00, e svolgere le attività sia di urgenza/emergenza territoriale e sia quelle ambulatoriali e domiciliari, disponendo di un proprio organico.
Quale è il senso di una “discriminazione” che attiene le attività di urgenza/emergenza effettuate dal lunedì al venerdì, rispetto a quelle del sabato? E poi il sabato e la domenica rappresentano un arco di tempo abbastanza lungo di 48 ore, ed antecedente alla ripresa dell’attività psichiatrica specialistica, durante il quale i pazienti da trattare non possono ricevere neanche una pur minima 
assistenza psichiatrica territoriale “differita”. A meno che, non si voglia creare una sorta di “assembramento”, c/o il Pronto Soccorso dell’AORN S.G. Moscati, in attesa di un medico psichiatra in regime di reperibilità. In questo caso, oltre ad impegnare la Struttura del 118, sottraendo risorse umane a compiti sicuramente più “vitali”, con intasamento dello stesso Pronto Soccorso e con aggravio di spese (straordinario in reperibilità).
Una tale organizzazione non prelude, per caso, alla chiusura di qualche Centro di Salute mentale con dubbia autorizzazione di cui poi si deciderà la stessa chiusura?
Insomma, appare palese che diminuisce il numero dei Centri di Salute Mentale aperti sul territorio, si riducono le attività sia in emergenza/urgenza che ordinarie e si risparmia con questo strategia che potremmo definire di “assalto” alla diligenza dei matti. In questo triste scenario l’unico C.S.M. degno di questo nome è quello di Atripalda che per localizzazione e rispetto delle norme di legge può garantire un’adeguata assistenza all’utenza del territorio di propria competenza.

Non serve aggiungere altro, se non dover constatare che, ogni giorno che passa, la situazione della Salute Mentale diventa sempre più catastrofica. Ma tutta la vicenda ci induce, purtroppo, anche a riflettere sul fatto che è stato smarrito il comune senso del pudore, e che l’esercizio e l’impegno civico appartiene a pochi testimoni".