Benevento

(f.s.) Non c'è mai una ricetta infallibile per far bene nel calcio. Men che meno in serie B, il campionato più difficile del panorama calcistico italiano. 

Così c'è chi punta sulla continuità e chi invece peferisce cambiare. Prendiamo come esempio le squadre che hanno partecipato ai play off nel torneo appena concluso, escludendo il Monza che è salito in A seguendo Lecce e Cremonese. Tra le cinque che rimangono, Pisa, Brescia, Ascoli, Benevento e Perugia, ci si accoge che nonostante siano state lusingate dalla partecipazione alla post season, tre di esse hanno cambiato guida tecnica e una, il Pisa, ha tentennato fino all'ultimo. Le motivazioni sono le più svariate: voglia di fare meglio o, come nel caso del Perugia, l'esigenza di far fronte alla chiamata in serie A dell'ex tecnico (Alvini, che è andato alla Cremonese).

Ma per allargare l'orizzonte, ci si accorge che non hanno tenuto conto della continuità in tanti: dalle retrocesse Cagliari e Venezia, che si sono affidate a Liverani e al “deb” Javorcic, all'ambizioso Parma, che ha scelto Pecchia, sperando possa ripetere le gesta di Cremona, fino alla matricola Sudtirol, che perso Javocic, si è affidata alle mani di Zauli, fresco dei play off di C con la Juve Under 23.

Sono 10 per ora le squadre, che insieme al Benevento hanno scelto la continuità. Per avere un quadro più preciso bisognerà attendere la scelta del Cosenza e conoscere le sorti della Reggina, che non è ancora sicura di potersi iscrivere, oltre che scoprire l'ultima patecipante, quella che uscirà dalla finale play off di C tra Palermo e Padova. In termini percentuali, dunque, il 50 per cento delle squadre hanno scelto di continuare il percorso intrapreso, l'altro 50 mischierà per bene le carte. Chi avrà avuto ragione lo sapremo al termine della stagione, perchè solo il campo sarà il giudice insindacabile delle scelte delle varie società.

Il Benevento, lo abbiamo detto, riparte da Caserta, così come il Pisa da D'Angelo, il Frosinone da Grosso, la Ternana da Lucarelli e via dicendo. Chi ha la stessa guida tecnica dello scorso campionato ha il vantaggio di sapere già dove intervenire per miglioarre il proprio organico. Lo sa certamente Caserta, a cui è mancata più di un'alterrnativa l'anno scorso ai suoi “titolarissimi” soprattutto a centrocampo. E' un piccolo vantaggio nei confronti di chi dovrà rendersi conto prima di ciò che gli offre la rosa. Un vantaggio da non sprecare.

Nella foto tratta da Pisatoday, il riconfermato trainer D'Angelo