Volla

“La sicurezza è una priorità per i cittadini, soprattutto davanti alla recrudescenza di episodi criminosi che ci troviamo ad affrontare in questo periodo. Per questo, in ogni sede, grazie anche al lavoro del sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, faremo in modo che si giunga quanto prima a un accordo tra demanio, privato e Arma dei Carabinieri per fare in modo che Volla, al confine con la periferia nord di Napoli, non perda un presidio fondamentale di legalità come quello della caserma locale”. A dichiararlo Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, i senatori Sergio Vaccaro e Sergio Puglia e la deputata Teresa Manzo che, questa mattina, hanno avuto un incontro con il sindaco di Volla, Giuliano Di Costanzo.

“Sulla caserma dei carabinieri - ha spiegato il primo cittadino - pende un provvedimento di sfratto esecutivo perchè il proprietario privato della struttura, giustamente dato il valore di mercato dell’immobile che sorge proprio in centro, pretende un adeguamento del canone di affitto. Dall’altra parte, però, l’Arma è ingessata in vecchi parametri che fanno sì che non possa aumentare la cifra che spende oggi. Il risultato rischia di essere che, per poche migliaia di euro che separano domanda e offerta, migliaia di cittadini presto potrebbero rimanere senza un presidio fondamentale per la loro sicurezza. Una vera e propria beffa perché la caserma di riferimento, a quel punto, diventerebbe quella di Torre del Greco, lontana molti chilometri”.

“Sembra un paradosso - ha sottolineato Gubitosa - ma anche questo significa non adeguare il catasto. C’è chi semina terrore dicendo che si vogliono aumentare le tasse sugli immobili: niente di più falso. Come dimostra quest’episodio, è lo stesso mercato che richiede un aggiornamento dei valori”.

“Il Movimento 5 Stelle - concludono i parlamentari pentastellati - saarà al fianco dell’amministrazione comunale per far sì che lo Stato si dimostri coi fatti vicini ai cittadini. Non si può da un lato spendere milioni e milioni di euro per nuovi investimenti in sicurezza e dall’altro arretrare non investendo il dovuto per una struttura già presente sul territorio: non è questa la risposta che i cittadini si aspettano dallo Stato”.