Tiene banco nel centro caudino la questione del "buco" finanziario e continua il botta e risposta tra il consigliere di minoranza Giuseppe Cecere ed il sindaco di Montesarchio Franco Damiano.
Ancora un manifesto, che porta la firma Lista Montesarchio 2018. Avanti da Sempre, e che in riferimento a quello affisso dalla amministrazione comunale parla di "invettive con una distorsione oggettiva dei fatti di chi, per nascondere la propria incapacità di amministratore, crea confusione"
"Vogliamo dare - si legge nel manifesto - ai cittadini disorientati da queste false comunicazioni, ma anche a questi incapaci amministratori, il senso oggettivo degli atti che loro stessi hanno sancito ed approvato".
"La nuova riforma - prosegue il manifesto dell'opposizione - introduce un’innovazione per la gestione finanziaria dei Comuni con l'adozione del bilancio consolidato (in termini pratici il vecchio residuo presente in ogni bilancio comunale scompare). Tutti i comuni d’Italia (nessuno escluso) in vista dell’applicazione di questa riforma hanno dovuto prepararsi con un azzeramento dei residui di bilancio predisponendo un riaccertamento straordinario e predisponendo un piano fondo crediti di dubbia esigibilità obbligato per legge e calcolato con parametri forniti dalla normativa (tecnicismo).
Pertanto l’Amministrazione Damiano ha approvato un piano straordinario che non prevede alcun buco finanziario (come hanno affermato nel proprio manifesto) ma il risultato del riaccertamento (da loro eseguito ed approvato con delibera G.C. n. 82 del 26 maggio.2015 e successiva delibera consiliare) conduce ad un risultato di più 1.342.117,26 euro (non ci sono buchi, l’accertamento ha un bel segno più, lo dicono i loro atti, ma affermano il contrario)".
Dunque, spiegano dall'opposizione, nessun buco, ma bensì un avanzo di un milione di euro.
"Siamo di fronte - questa l'accusa contenuta nel manifesto - ad amministratori che non conoscono il senso e la portata delle leggi dello Stato che loro stessi applicano e che devono far rispettare.
Nella loro delibera e nel loro accertamento si rileva un importo dei residui attivi per 6.549.090,04 euro. Cosa sono? Sono i crediti che il comune vanta e che questi amministratori non sono capaci di incassare. Questi residui attivi sono essenzialmente il mancato incasso, nel corso di vari anni, dei vari tributi (IMU, TARSU ed altro) che i soliti furbi non pagano con il consenso tacito degli amministratori. Sappiate che questi crediti devono essere riscossi e gli attuali amministratori risponderanno alla cittadinanza e alla Corte dei Conti se non attivano le adeguate procedure prima che arrivi la prescrizione.
La nuova imposizione dell’armonizzazione dei bilanci comunali ha dato la possibilità di congelare questi crediti (di non farli incidere sulla nuova procedura) a condizione che l’Ente accantoni annualmente una somma, che nel caso di Montesarchio è di circa 262.634 euro e che l’Ente potrà utilizzare qualora incassi i suoi crediti.
Pertanto è falso che il Comune debba ripianare questo accantonamento! Abbiamo amministratori che o non capiscono cosa hanno approvato o distolgono la realtà per secondi scopi. Non vorremmo che questi Amministratori ed i soliti furbetti, abbiano pensato, a danno della collettività, di non riscuotere i crediti attivi".
Vincenzo De Rosa