Benevento

Carlo Canna non ha ancora esordito con la nazionale maggiore ma essere a Fiuggi a giocarsi un posto per i mondiali è già una grandissima soddisfazione. Una chiamata improvvisa, la più bella della sua vita sportiva gli ha aperto le porte di un sogno. «Ero in treno, in viaggio verso Parma per iniziare la preparazione con le Zebre quando mi è arrivata una chiamata inaspettata ma che mi ha regalato tanta felicità. La nazionale è un sogno che si realizza, il sogno che coltivavo fin da bambino. Ho giocato in diverse nazionali giovanili e in quella emergenti, e fortunatamente è sempre andata bene. Soprattutto quest'anno alla Tblisi Cup abbiamo fatto benissimo battendo avversari importanti».

Quelle prestazioni hanno ulteriormente convinto Brunel a chiamare il miglior giocatore del campionato italiano nella stagione 2014-2015. «Vincere il premio di MVP è un'altra di quelle cose che non mi aspettavo. Ero stato messo in lista con giocatori stranieri e arrivare al quarto posto con le Fiamme Oro mi ha aiutato tanto. E' un premio che va condiviso con tutta la squadra». C'è una figura fondamentale per la carriera di Carlo Canna. «Il tecnico più importante per la mia formazione è stato Antonio Fragnito che quest'anno ha dato una mano al Benevento, peccato che non siamo riusciti ad andare ai play off». Il legame di Canna con i colori biancocelesti è qualcosa di difficile da spiegare.

«Tifo Rugby Benevento, quella è casa mia e appena torno a Benevento vado senza nessun problema al Pacevecchia. Sarò lì per festeggiare i 50 anni con tutti gli amici di sempre». Ma prima c'è un'altra convocazione da strappare. «Spero di andare a giocare contro la Scozia a Torino per guadagnarmi un posto al mondiale. Sicuramente la mia convocazione è legata anche alle condizioni di Kelly Haimona. Personalmente ce la sto mettendo tutta, poi sarà Brunel a fare le sue scelte. E' già una grande soddisfazione essere qui in ritiro, andare al mondiale sarebbe un vero sogno. Il rapporto con il gruppo è fantastico, vedere dal vivo Masi e Parisse è stato emozionante. Ora mi sono sciolto, mi hanno aiutato molto e mi sono integrato benissimo».

Quella di Canna è una sorta di favola perché, comunque andrà l'esperienza in azzurro, per lui è già pronta una nuova avventura. «Dopo tre anni alle Fiamme Oro andrò alle Zebre, spero di integrarmi anche lì e di fare bene in un campionato molto diverso dall'Eccellenza. Ringrazio tutta la famiglia che mi segue sempre, sono qui anche grazie a loro». Carlo Canna è un ragazzo umile e ha un cuore grande che vuole colorarsi completamente d'azzurro per volare in Inghilterra e trasformare in realtà il più bel sogno della sua vita.

 

Michele Iacicco