Marcantonio Spera, medico dell'Asl, candidato sindaco a Grottaminarda per la lista “La Rinascita”, guarda con fiducia agli ultimi giorni di campagna elettorale. Una sfida elettorale emozionante, che il candidato sindaco voluto dal Pd, ha raccontato a Otto Channel, ospite della rubrica “Verso il voto” (messaggio elettorale a pagamento).
Intanto, Marcatonio Spera, come nasce la sua candidatura a sindaco?
“La discesa in campo arriva da lontano perché ho sempre fatto politica A vari livelli e nelle ultime due legislature ho rivestito il ruolo di assessore prima e vicesindaco poi. C'è grande passione per la politica da parte mia, sono sempre stato a servizio della gente e delle istituzioni con grande impegno e quindi ho ritenuto di dover continuare questo percorso per Grottaminarda e la Valle Ufita”.
Il Pd, però, si è diviso a Grottaminarda. Perché?
“Non direi che si è diviso. Il Pd ha legittimato la mia candidatura. Tutta la federazione si è espressa in mio favore tranne il segretario cittadino che ha trattato fino all'ultimo con noi per poi cambiare strada, come ha sempre fatto”.
L'esperienza dell'amministrazione Cobino cosa lascia?
“Lascia tanto. Non sono uno che nega l'evidenza rispetto a quello che è stato fatto. Tanti risultati sono stati raggiunti ma non sono sufficienti. Cobino è un'ottima persona ma, come me, ha subito l'oppressione del pensiero unico da parte di chi non vuole far crescere questa comunità. Era inevitabile a quel punto tornare a chiamare in causa i cittadini per il voto”.
Ma a suo giudizio quali sono le emergenze o, se vuole, le priorità per Grottaminarda?
“Guardi, non parlerei di vere e proprie emergenze. Piuttosto, qui in questa fase, ci sono tante opportunità. Grottaminarda è al centro di una programmazione di sviluppo di livello nazionale senza precedenti. Tutta l'Irpinia si appresta a recitare un ruolo chiave in termini di sviluppo economico e sociale. Sia per i fondi del Pnrr che per la stazione Hirpinia in Valle Ufita della Napoli-Bari. Insomma possiamo sperare in una rinascita del Sud”.
Ma la stazione Hirpinia che cosa può rappresentare per l'Irpinia?
“E' cruciale, un'opportunità che non possiamo permetterci il lusso di perdere. Le aree interne potranno rinascere come ricorda il nome della nostra lista, soprattutto per fermare l'emigrazione, migliorare la vivibilità e rilanciare il progresso economico guardando alla filiera enogastronomica e industriale. Uno dei miei obiettivi è quello di dare una spinta alla politica non solo a quella locale, mi riferisco soprattutto alla filiera provinciale e regionale. Questa volta non dobbiamo sbagliare”.
Siamo al rush finale di questa campagna elettorale, com'è andato il confronto con i cittadini di Grottaminarda?
“Noi abbiamo privilegiato in questa campagna elettorale il rapporto con la gente. Il pensiero unico aveva bloccato il paese, noi vogliamo riaprire le nostre comunità a un nuovo sviluppo. La gente ci chiede di realizzare quello che abbiamo promesso, specie ora che ci sono queste opportunità storiche e irripetibili per lo sviluppo del territorio. I cittadini hanno capito che c'è una prospettiva nuova da realizzare e senza conflitti d'interesse ci saranno ricadute importanti su tutta l'economia. Di sicuro non facciamo promesse da mercante”.
Ma cosa non le è piaciuto di questa campagna elettorale che è scivolata spesso nella polemica personale. Per colpa di chi?
“Sicuramente non per colpa mia. Anzi, sono stato bersagliato all'inizio per la scelta definita da qualcuno improvvida di fermare l'attività amministrativa. Ma era doveroso perché negli ultimi tre anni l'azione amministrativa non andava bene. Con un gesto di grande responsabilità ho rimesso nelle mani dei cittadini l'opportunità di invertire la rotta e cominciare a lavorare seriamente per conseguire risultati importanti. Hanno cercato di attaccarmi e di mettermi contro gli imprenditori per una mia frase che è stata strumentalizzata”.
Ma con chi ce l'aveva?
“Penso che i politici devono fare politica e gli imprenditori devono fare impresa. E collaborare insieme. Volevo sottolineare questo aspetto, mi hanno definito un comunista, uno come me che è storicamente un moderato. Con me c'è tanta gente della società civile, una squadra seria e plurale che punta ad un governo cittadino efficiente. E' questa la nostra sfida”.
Ai cittadini di Grottaminarda cosa promette?
“Il mio impegno sarà solo quello di lavorare per Grottaminarda e per la Valle dell'Ufita. Non promettiamo cose impossibili alle persone per tenerle sottomesse o addirittura per minacciarle. Il mio avversario è persona perbene ma è circondata da tanti soggetti che non rispettano in modo giusto e corretto i cittadini. Noi puntiamo al bene comune e gli elettori devono essere liberi al momento del voto. Quindi, contro il pensiero unico c'è “La Rinascita” per Grottaminarda: capire il passato, per cambiare il presente e progettare il futuro”.