Vico Equense

Si riaccendono i riflettori sulla chiusura del Pronto Soccorso dell'Ospedale "De Luca e Rossano" di Vico Equense che, secondo i piani di politica sanitaria regionale improntati sugli indirizzi del PNRR, è destinato ad assumere la funzione di Ospedale di Comunità. A suonare il campanello d'allarme su un tema che coinvolge l'intera comunità equense è l'imprenditrice Mena Caccioppoli, presidente dell'Accademia delle Idee Campania SpA.

Alla notizia che non sarà riattivato il Pronto Soccorso la Caccioppoli ha reagito con un duro commento accusando i vertici sanitari e la politica di aver spacciato all'opinione pubblica una "grande bugia" quando il servizio è statoi chiuso per fronteggiare l'emergenza covid-19.
"L'emergenza è finita e ora si parla di progetti e strategie. Ben vengano se sono corrette. Ma c'era davvero bisogno di ingannarci in questo modo barbaro! Era necessario e propedeutico smantellare tutto anni prima in modo cosi violento? Da cittadina vicana non intendo accettare un Ospedale di Comunità, poco più di un poliambulatorio, ma chiedo la riapertura del pronto soccorso  violentemente e ingiustificatamente strappato alla nostra comunità" aggiunge la Caccioppoli.

Sulla riorganizzazione della sanità ospedaliera nel distretto 59 dell'Asl Na3Sud restano vive le polemiche di quanti si oppongono alla realizzazione del progetto del nuovo Ospedale che sarà realizzato a Sant'Agnello, una moderna struttura frutto di una scelta a suo tempo condivisa da tutte le amministrazioni dell'area, inclusa Positano, e che si appresta a diventare realtà se, rispettando i tempi annunciati dal Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca, nel prossimo autunno si potrebbe mettere la prima pietra di un'opera imponente in grado di soddisfare le aspettative di assistenza ospedaliera di un comprensorio che conta circa 90mila abitanti.

La contestazione di Mena Caccioppoli si fa interprete di un diffuso malcontento della popolazione vicana: "Mi chiedo: dove è la verità? Quando ci sarà l'Ospedale Unico forse si può parlare anche di altro... Si faccia chiarezza su questa questione, basta frottole e prese per i fondelli. Si riapra il Pronto soccorso salvavita e si potenzi ulteriormente la struttura ospedaliera che già abbiamo. Non è più facile così piuttosto che stavolgere la vita di una comunità creando con la stessa una ferita cosi profonda e difficilmente ricucibile e che sarà ricordata per tante generazioni? Chi dei decisori a tutti i livelli è pronto a prendersi una tale responsabilità?".

Il tema dell'Ospedale e del Pronto Soccorso è stato al centro del dibattito dell'ultima campagna elettorale con tutte le liste in campo impegnate a salvaguardare il nosocomio cittadino per ripristinare il Pronto Soccorso. Sul sindaco Peppe Aiello incombe quindi una nuova responsabilità, quella di contemperare le aspettative della sua cittadinanza con le scelte già adottate a livello comprensoriale e che hanno portato alla progettazione e al finanziamento del nuovo ospedale da parte della Regione  con una riorganizzazione dei servizi di assistenza territoriali.

Nel frattempo a Sorrento, all'Ospedale "S. Maria della Misericordia", hanno preso il via i lavori del nuovo reparto di Anestesia e Rianimazione con la posa della prima pietra da parte del direttore generale Gennaro Sosto, del direttore sanitario Giuseppe Lombardi, dei dirigenti di reparto Matilde De Falco (anestesia), Pietro Gnarra (chirurgia) e Vincenzo Iaccarino (Utic).

"C'è massima attenzione verso la nostra sanità - evidenzia Lombardi - e l'ingegnere Sosto ha dimostrato ancora una volta la sua volontà di miglioramento dell’assistenza in penisola sorrentina e di questo ne siamo tutti orgogliosi”.