Massa Lubrense

Si deve a Gianfranco Capodilupo, fotografo d'autore, il merito di aver immortalato in una serie di scatti il passaggio di uno stormo di fenicotteri a Marina della Lobra di Massa Lubrense, una delle rotte migratorie dell'avifauna europea.
La zona di passaggio è quella dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella dove si possono osservare sempre più frequentemente uccelli migratori e fauna ittica che hanno trasformato l'area in un vero e proprio paradiso della costiera sorrentina.

"Non tutti lo sanno ma la nostra penisola sorrentina ha la fortuna di trovarsi sulle rotte migratorie dell'avifauna europea - spiega Claudio d'Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno - Per tale motivo gran parte della fascia costiera è tutelata da Aree S.I.C., Z.P.S. e Siti Natura 2000 di rilevanza assolutamente strategica. Osservare uno stormo di fenicotteri che ci vola sulla testa è sempre una grossa sorpresa e ringrazio il bravo Gianfranco che condivide le sue emozioni e i suoi magistrali scatti con tutti noi, insegnandoci a "guardare al di là dell'orizzonte, alzando lo sguardo al cielo!"

I fenicotteri sono uccelli sociali che vivono in grossi stormi nelle aree acquatiche e le cui dimensioni vanno da 1 metro a 1 metro e mezzo d'altezza. Si nutrono in habitat salini o desertici. I nidi sono fatti di fango compatto e hanno la forma di tumulo con una cima concava, nella quale viene deposto un singolo uovo bianco. Il nome scientifico del fenicottero (Phoenicopterus Linnaeus) deriva dal greco antico: dalle piume rosse!

"I fenicotteri si nutrono filtrando cianobatteri, crostacei e molluschi - spiega il Presidente del WWF - Il loro becco dalla forma ricurva si è adattato per separare fango e silice dal cibo che consumano e questi uccelli lo usano, unici nel loro genere, in posizione capovolta.
Un fenicottero ben nutrito e in salute è molto variopinto, quanto più è rosa, tanto più è desiderabile come partner. Un fenicottero bianco o pallido, comunque, di solito è malato o denutrito. I genitori nutrono i loro piccoli fenicotteri per circa due mesi, finché il loro becco non è abbastanza sviluppato da poter filtrare il cibo
".