Emergenza cinghiali, Cia Campania ottiene il documento operativo di azioni di contrasto dal Governatore De Luca e dall’assessore Caputo Il presidente Amore: “Si tratta di una emergenza sociale che attende risoluzioni strutturali. La morte violenta di un ragazzo di 17 anni nel casertano causata dall’impatto contro un cinghiale dimostra che è arrivato il momento di modificare la legge nazionale” Napoli - La situazione della fauna selvatica è fuori controllo e rappresenta un problema sociale serio in Campania come in tutto il Paese.
Gli agricoltori stanno assistendo alla rovina dei loro raccolti da troppi anni, e non è più possibile più considerare la questione come emergenza straordinaria. In alcune aree del Paese sono stati addirittura abbattuti i suini sani a causa dei cinghiali che lo stato ha lasciato ammalare. "La via istituzionale improntata sul dialogo indicata da Cia nazionale oggi ci ha dato ragione" ha commentato il presidente di Cia Campania Raffaele Amore. In tutte le sedi, e in ultima, in occasione del colloquio con il Governatore De Luca, Cia Campania ha rivendicato il diritto degli agricoltori a lavorare e quello dei cittadini di circolare liberamente.
"Dopo l'impegno garantito dal presidente De Luca, oggi la Cia ha incassato il primo risultato al Tavolo Verde con l'Assessore Nicola Caputo. D'intesa con il governatore l'assessore ha presentato un documento incisivo di azione per ridurre i cinghiali in Campania, e ha confermato l'impegno anche della Regione a cambiare la legge nazionale" conferma il presidente. "Il problema dei cinghiali va gestita come emergenza anche per la valenza sociale che comporta. Apprendiamo con sgomento del grave incidente stradale che si è verificato questa notte nel casertano, in cui ha perso la vita un ragazzo di 17 anni che ha investito un cinghiale ed è stato scaraventato contro un muro. Cia Campania partecipa al dolore della famiglia, e conferma l'impegno per una risoluzione strutturale del problema" conclude.