Avellino

Domani, davanti al gip del tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, i tre giovani ultras dell’Avellino calcio, arrestati per l’aggressione ai danni del calciatore Claudiu Micovschi, proveranno a dimostrare che non si sia trattato di una rapina. Agli arresti domiciliari due 30enni e un 20enne tutti e tre incensurati, ma già destinatari di Daspo, ora il personale della Digos cerca anche una donna che sarebbe stata presente al violento episodio. Affiancati dai loro avvocati Fabio Tulimiero e Nicola D’Archi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia potranno chiarire la loro posizione e fornire la loro versione dei fatti. I reati contestati, sono rapina aggravata, violenza e minaccia. Ad inchiodare i tre sono i video registrati dal sistema di videosorveglianza di via Nicola Santangelo. 

Il giovane 23enne calciatore venne bloccato, minacciato, denudato dopo una sconfitta casalinga costata l’eliminazione dai playoff per andare in Serie B lo scorso 4 maggio. I tre dopo aver bloccato la Q5 sulla quale viaggiava Micovschi gli avrebbero urlato “non sei degno di indossare la maglia dell’Avellino” per poi strattonarlo ripetutamente e colpirlo per ben due volte con dei pugni.