Avellino

«Anche in Irpinia, come nel resto del Paese, sia per le famiglie che per le imprese restano molte incertezze e preoccupazioni, aggravate dalle tensioni internazionali. Il commercio, dunque, ne risente ed appaiono necessari interventi mirati, a tutti i livelli». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

«L'effetto combinato – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria – di una serie di elementi, dal caro energia all'aumento dei prezzi delle materie prime, alla spinta inflattiva, stanno frenando la ripresa economica. Le ricadute del conflitto in Ucraina hanno poi definitivamente vanificato i passi in avanti registrati negli scorsi mesi, con un inizio di anno positivo, rispetto alla fase di emergenza Covid. Le stime di Istat mettono in luce, infatti, proprio il ruolo giocato dalla dinamica dei prezzi, che determina una crescita solo apparente delle vendite, visto il suo livello rilevante. In realtà, le difficoltà sono più consistenti di quel che gli stessi indicatori economici possono rappresentare.

A risentirne sono tutti gli esercizi di vendita sia alimentari che di altro genere. Gli aiuti previsti dal governo sono sicuramente un supporto per famiglie ed aziende, ma risultano insufficienti. Occorre, dunque, proseguire su questa strada, come anche la Confesercenti nazionale ha evidenziato nelle sedi istituzionali, ma risulta quantomai importante il sostegno e la collaborazione degli enti locali». 

«La Confesercenti di Avellino – ha concluso Marinelli – i Comuni, la Provincia, gli enti di servizio e la Regione ad avviare un serio confronto sul tema della crisi e del rilancio economico, prevedendo in particolare misure specifiche per il commercio ed il Terziario. Come sempre, la nostra organizzazione è disponibile ad offrire il proprio contributo di idee e proposte".