In casa Avellino si conferma il rebus allenatore, resta l'attesa per la decisione che sarà presa dalla proprietà biancoverde per la panchina. L'accelerazione è mancata dopo l'eliminazione dai playoff: un dettaglio anche inevitabile a causa dell'uscita di scena fuori programma, troppo in anticipo rispetto a quanto immaginato alla vigilia degli spareggi promozione con i quarti di finale terminati in serata. Non c'è stato lo sprint, ma i contatti o gli incontri con i diversi profili non sono mancati. La prima idea era quella di affidare la panchina a un giovane emergente e la pista torna primaria nello scenario. Stefano Vecchi, Roberto Taurino, ma spunta anche Aimo Diana nelle ultime ore: un tris in vantaggio sui tecnici esperti (Roberto Boscaglia è stato il primo nome dopo l'esonero di Piero Braglia) o di ritorno in Irpinia (Massimo Rastelli è ancora legato al Pordenone con un contratto fino al 2023).
Feralpisalò-Reggiana, la doppia sfida tra i lombardi e gli emiliani, ha regalato a Vecchi il pass per la semifinale playoff in cui affronterà il Palermo e ha determinato lo stop ai sogni promozione per Diana. Nel testa a testa con il Modena non sono bastati 86 punti alla Reggiana per conquistare la promozione diretta. In 180 minuti ha detto addio agli spareggi con due sconfitte. Nel post-gara di venerdì sera, Diana ha preferito non parlare del suo futuro, ma è inevitabile l'analisi all'interno del club granata. Il nome del 44enne, che ha già allenato al sud (Melfi e Sicula Leonzio) rientra nella lista biancoverde. La prosecuzione del percorso playoff della Feralpisalò rende, invece, più tortuosa la pista Vecchi, sempre che l'Avellino non voglia attendere ancora, ma quella appena aperta dovrebbe essere l'ultima domenica di valutazioni per il club, chiamato alla svolta, evocata dopo il ko con il Foggia e attesa dalla piazza.
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