San Giorgio del Sannio

Non si arrestano le polemiche a San Giorgio del Sannio per i continui disservizi idrici che stanno colpendo, in queste ore, non solo il comune sannita ma anche il resto della provincia.  Oggi è scesa in campo, dopo la sollecitazione del meetup di San Giorgio del Sannio, la senatrice cinque stelle Vilma Moronese, la quale, attraverso una missiva indirizzata al sindaco Ricci e all’Alto Calore Spa, chiede «informazioni in merito alla carenza e ai disservizi dell’erogazione idrica», parlando, senza mezzi termini, «di mala gestione subita negli anni dai cittadini», e sollecitando il primo cittadino ad «intervenire con urgenza nei riguardi della società di gestione». Nella lettera della senatrice, ci sono anche le motivazioni che l’Alto Calore ha fornito, tempo fa, a riguardo dei disservizi; cause che andrebbero rintracciate «nella vetustà degli impianti», e su questo si potrebbe essere d’accordo, qualche comune sannita ha infatti presentato progetti per rimodernare l’intera rete idrica, stilando una mappatura, e lì dove possibile, in occasione dei lavori pubblici, provvedere anche all’ installazione di nuove tubature; poi c’è la seconda motivazione: «eccessivi consumi dovuti agli allacci anomali». Se i furti d’acqua sono la causa, allora sarebbe il caso di dare la caccia agli evasori.

Pochi minuti fa, invece, è arrivata proprio una nota dell’Alto Calore (datata 7 agosto 2015) al comune di San Giorgio del Sanno, che spiega: «Causa innalzamento delle temperature con conseguente aumento dei consumi, la riduzione di portata in partenza e la sospensione totale dell’erogazione idrica vengono valutate all’occorrenza per gli interventi del caso, cercando di arrecare il minor disagio possibile alle popolazioni servite. Si invita pertanto l’amministrazione a sensibilizzare la popolazione ed attivarsi per contenimento consumi impropri».

La maggior parte dell’opinione pubblica, probabilmente, è stanca anche dell’ennesima giustificazione.  «Disoccupazione, malasanità, inquinamento – commenta Moronese – i cittadini italiani ormai combattono tutti giorni per la sopravvivenza. C’è un malessere diffuso che non si riesce più a contenere, ma questo malessere diventa rabbia laddove, pur pagando tasse e imposte, ti sottraggono addirittura una cosa essenziale per vivere. Questo è quanto sta accadendo in un comune del beneventano, San Giorgio del Sannio, dove da anni e anni ormai i cittadini devono convivere con restrizioni per l’utilizzo dell’acqua.

Non è chiaro se questo accada per una mala gestione del servizio idrico della società Alto Calore S.p.A, o se per la mancata manutenzione degli impianti, di fatto in alcuni momenti della giornata e in diversi mesi dell’anno viene chiuso il rubinetto alla cittadinanza intera. E’ facile immaginare cosa significa restar senza acqua durante il periodo estivo, e quest’anno più che mai visto il caldo record di cui è stato investito il nostro paese. Problemi di igiene, ma anche di salute se pensiamo ad anziani e bambini, questa situazione per noi è inaccettabile e non abbiamo intenzione di attendere i tempi lunghissimi e improbabili del Governo Renzi per rispondere alle nostre interrogazioni e allora abbiamo deciso di scrivere direttamente al Sindaco del Comune di San Giorgio del Sannio e alla Società Alto Calore per avere delle risposte, informazioni e soprattutto per conoscere cosa hanno intenzione di fare per risolvere questo gravissimo disservizio. Se non otterremo risposta saremo pronti a fare fiato sul collo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione e di sicuro gli renderemo la vita difficile così come loro stanno facendo con i cittadini sangiorgesi, non si può di certo vivere senz’acqua». 

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