"Non mollate mai". È questo il nuovo messaggio lanciato dai ragazzi della Curva Sud nel corso dell'allenamento a porte aperte di questo pomeriggio. Gli ultras non sono mancati a questo nuovo appuntamento con la squadra, presenziando sugli spalti dell'Imbriani e intonando cori di sostegno ai giallorossi di Fabio Caserta. Si è ripetuto il "faccia a faccia", ormai diventato un rito dopo quello avvenuto la scorsa settimana prima della trasferta di Ascoli: "Vi ringraziamo per le due vittorie, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Noi vi daremo come sempre tutta la nostra passione per affrontare la prossima battaglia".
Queste le parole degli esponenti del tifo giallorosso, carichi in vista della trasferta di Pisa con il settore ospiti che ha già fatto registrare il "tutto esaurito". L'incontro è proseguito con cori e anche fuochi d'artificio, utilizzati più per rimarcare la vicinanza alla squadra che per senso di festeggiamento. Gli stessi ultras hanno sottolineato che non si è fatto ancora niente, che il percorso verso la finale è ancora lungo e tortuoso. I calciatori hanno recepito il messaggio, mostrando anche tanta concentrazione. Tra i più acclamati, manco a dirlo, c'è stato Lapadula: entrato ancora una volta nel cuore dei tifosi dopo le tensioni degli ultimi mesi. Sono bastati due gol pesantissimi all'italo peruviano per farsi perdonare e per riprendersi con forza le redini dell'attacco giallorosso.
In campo, il Benevento ha svolto una classica seduta caratterizzata da esercizi d'attivazione, possesso e partitella a metà campo. Non hanno preso parte all'allenamento Farias, Petriccione, Sau, Forte e Manfredini. Quasi scontato dire che il brasiliano, così come avvenuto per la gara d'andata, sarà ancora una volta fuori dai giochi.
La partenza per Pisa è fissata per domani pomeriggio. Alle 12:30 non mancherà la conferenza stampa di Caserta che avrà modo di parlare della condizione dei singoli a poco più di 24 ore dalla semifinale di ritorno che mette in palio la finale per accedere in serie A. La voglia di vincere è tanta, così come quella di scrivere la storia da parte di un gruppo che nel finale ha ritrovato sé stesso, aggrappandosi ai suoi uomini migliori e alla passione della tifoseria.