Benevento

(frasan) A ognuno i suoi guai. I poblemi, in uno spazio temporale così ristretto come lo è quello che ospita i play off, non mancano mai. Così se il Benevento è intento a monitorare la condizione dei suoi attaccanti, spera in un recupero lampo di Farias, rinvia ancora quello di Forte e auspica che Moncini tenga bene dopo i minuti giocati nella gara d'andata, il Pisa deve fare i conti con i problemi in difesa. 

C'è una sorta di maledizione dei “centrali” difensivi che l'ha colpito ultimamente. L'infortunio più grave è toccato a capitan Caracciolo, che ci ha rimesso i crociati del ginocchio e già al Vigorito si è presentato con le stampelle per stare vicino ai compagni. Ma lì al centro c'è anche la condizione dell'islandese Hermannsson a tenere sulle spine D'Angelo. Il difensore nerazzurro ha una tendinite che non gli consente di allenarsi bene e alla fine potrebbe saltare anche la gara di ritorno. Per chiudere il quadro ci si è messo anche l'infortunio di De Vitis, sicuramente adattato da centrale difensivo, ma pur sempre esperto e pratico del ruolo per averlo ricoperto anche in passato. Insomma i pensieri di D'Angelo sono complicati dalle condizioni della sua difesa e soprattutto nel non dover sguarnire le fasce (magari riportando Birindelli al centro come nella seconda parte della sfida del Vigorito) e acorgersi che lì la coperta è un tantino corta.

Il leit motiv di questa seconda sfida all'Arena Garibaldi sarà la condizione fisica delle due squadre. Si è visto anche nell'altro play off, quello tra Brescia e Monza, quanto peso abbia. Bisogna dire che il gol di Lapadula di martedì sera ha regalato un piccolo vantaggio ai giallorossi proprio in tal senso: l'inerzia della partita ricade maggiormente sulle spalle del Pisa, costretto a trovare la vittoria se vorrà passare il turno. Per quanto sia sempre complicato parlare di vantaggi in questo tipo di gare, appare ovvio che allo stesso tempo bisogna essere bravi a curare ogni dettaglio. Servirà grande forza fisica a centrocampo, magari facendo a meno di un esterno offensivo (Tello a destra può essere una soluzione, col rientro di Ionita nel ruolo di mezzala), ma senza mai rinunciare a tenere sul chi vive la difesa nerazzurra. Facile a dirsi, molto più difficile mettere tutto in pratica. Una cosa è certa: il Pisa, con i problemi che sa di avere in difesa, farà una partita decisamente d'attacco, affidando le sue sorti alle gambe forti dei suoi centrocampisti e quelle preziose dei suoi attaccanti. All'Arena quest'anno non è stata un rullo compressore: 10 vittorie, 8 pareggi, una sconfitta, 38 punti conquistati, 26 gol segnati, 13 subiti. Sono riusciti a portare via un pari Pordenone, Ascoli, Perugia, Ternana, Vicenza, Parma, Brescia e Cosenza. Ci ha vinto solo il Frosinone (3-1).