Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania con delega all'Ambiente, è intervenuto questa mattina sul tema "La bonifica moderna per la difesa e lo sviluppo sostenibile del territorio" in occasione dell'evento "Il dovere di praticare la sostenibilità - I Consorzi di bonifica e la sfida della transizione ecologica per superare l'emergenza climatica" organizzato dall'Anbi Campania nel Palazzo della Borsa di Napoli. "Non lasciamoci suggestionare dal Pnrr", ha spiegato Bonavitacola, che ha sottolineato la necessità di rivedere la legge 4 del 2003: "va ristruttura in profondità, anche affidando agli enti altre mansioni, come lo smaltimento dei reflui agricoli e la produzione energia da fonti rinnovabili". Il delegato all'Ambiente della giunta, parlando del bacino di Campolattaro, ha chiarito come la Regione Campania ha inteso procedere. La CAMPANIA deve recuperare 6mila litri al secondo. Tremila litri al secondo verranno da Campolattaro e altri 3mila da perdite sanate. "Il Pnrr - ha aggiunto Bonavitacola - mette solo 208 milioni di euro, ma costa di più e il resto dei soldi sono fondi strutturali della Regione Campania". Per il costo complessivo dell'opera "si arriva a un miliardo di euro e mancano 450 milioni. Ecco perché la Regione CampaniaA - ha aggiunto il vicepresidente - ha dato priorità all'esecuzione delle opere di adduzione verso l'idropotabile". Pertanto l'opera sarà completata con i fondi strutturali della prossima programmazione. Durante l'evento il presidente di Anbi Campania, Vito Busillo, ha ricordato i numeri regionali, dove i territori interessati dalla bonifica coprono oltre il 60% della superficie per circa 900mila ettari su un totale di 1.367.100. Busillo ha sottolineato come esista un "assioma netto tra agricoltura di qualità ed efficienza dei Consorzi di bonifica"
Bonavitacola: "Pnrr? Per Campolattaro mette solo 200 milioni"
Il vicepresidente: "Pnrr non deve suggestionarci. Diga? Costa un miliardo"
Redazione Ottopagine