Stavolta sul banco degli imputati, contrariamente a quanto accade nella maggioranza dei casi, è salita lei, accusata di aver perseguitato l'uomo con il quale aveva avuto una relazione sentimentale che si era poi conclusa. La presunta stalker è una 50enne di Telese che il gup Loredana Camerlengo, così come ha chiesto la Procura, ha spedito a giudizio.
Difesa dall'avvocato Giuseppe Maturo, è ritenuta responsabile delle condotte di cui avrebbe fatto le spese, tra gennaio e maggio del 2019, un 40enne. Con sms e telefonate lo avrebbe contattato 163 volte: messaggi e conversazioni con i quali, oltre a chiedergli di incontrarla, lo avrebbe offeso ed intimidito. In che modo? “Sei una bestia, lurido verme, porco schifoso, vigliacco, sei una m...”, le espressioni che gli avrebbe rivolto. Inoltre, lo avrebbe seguito con la sua auto fino al luogo di lavoro e all'abitazione.
Non soddisfatta, avrebbe anche cercato di convincere la compagna del malcapitato – è rappresentato dall'avvocato Raffaele Carlo - a non avere rapporti con lui. Tutto ciò avrebbe causato all'uomo uno stato di depressione che aveva reso necessario il ricorso all'assistenza psichiatrica, costringendolo a cambiare abitudini di vita e a non recarsi nella cittadina termale, per evitare il rischio di incrociarla. Il processo partirà il 23 gennaio del prossimo anno.