Avellino

In un'intervista esclusiva a DAZN, in cui ha ripercorso la sua splendida carriera con tanti aneddoti e retroscena, l'amministratore delegato sport dell'Inter, Beppe Marotta, ha ricordato anche un episodio legato all'Avellino degli anni '80. "La trattativa più complicata? Dobbiamo tornare a tantissimi anni fa, 40 anni fa. Eravamo nell’82. Avevo 25 anni, avevo la spensieratezza del giovane dirigente. - spiega Marotta - Avevo un giocatore in quel Varese che si chiama Ennio Mastalli (papà di Alessandro, calciatore dell'Avellino dalla scorsa estate, ndr), che ha giocato nel Bologna e che era molto forte. E io lo vendetti in contemporanea a due società, che erano di proprietà di due personaggi difficili, carismatici, don Antonio Sibilia, presidente dell’Avellino e Massimino, presidente del Catania. In contemporanea firmai due contratti e chiaramente mi ritrovai in difficoltà nel gestire le due parti perché, lo ripeto, erano presidenti di grande personalità, di grande spessore. Poi don Antonio Sibilia, presidente dell’Avellino, vedendo di avere a che fare con un ragazzo, disse ‘vabbé, ti perdono, dallo pure al Catania'. Quel Catania che era di Massimino e del compianto Gianni Di Marzio".