E' stato assolto dal giudice Sergio Pezza perchè il fatto non costituisce reato, perchè, come aveva sostenuto la difesa, la sua condotta non è stata determinate ai fini dell'incidente. Perchè, mentre stava svoltando a sinistra, non poteva avvistare la moto che, distante una sessantina di metri, viaggiava ad una velocità superiore a quella dei 30 km/h prevista lungo quel tratto.
E' la sentenza al termine del processo a carico di Francesco Lombardi (avvocato Alessandro Della Ratta), 26 anni, di Dugenta, chiamato in causa dalle indagini sulla morte di Antonio Limata, 54 anni, ristoratore, di Telese Terme, avvenuta il 22 luglio del 2016 nell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dopo diciassette giorni dall'incidente nel quale era rimasto coinvolto a Telese Terme.
Tutto era accaduto in via San Giovanni: secondo la ricostruzione degli inquirenti, per evitare l'impatto con la Panda dell'imputato, il malcapitato aveva frenato la moto che guidava, perdendone il controllo e cadendo sull'asfalto, dove aveva battuto violentemente la testa. Soccorso, era stato trasportato in gravi condizioni al 'Rummo', quindi trasferito a Napoli, dove il suo cuore si era fermato per sempre.
Questa mattina la discussione -l'accusa aveva chiesto la condanna 2 anni - e l'assoluzione dell'imputato.