Napoli

Maledetto quel secondo. Un appoggio sbagliato. Un dolore immediato. La Carini si accascia al suolo senza aver subito nessun colpo. Non è un ko ma ha gli stessi effetti. La caviglia sinistra ha ceduto di schianto e il suo torneo iridato è terminato. La ragazza campana, nella categoria dei 64 kg, voleva fare tanta strada al Mondiale di Istanbul. Dopo aver lavorato per mesi, invece, è stata fermata da un infortunio nel corso del secondo round dei sedicesimi di finale contro la turca Busenaz Surmeneli. 

“Basta un piccolo secondo per distruggere un sogno”. E’ iniziato con queste parole il messaggio sociale scritto dall’azzurra dopo l’incontro. 
“Ecco che la vita continua a colpire. Quanti sacrifici e rinunce, tutto per essere lì su quel ring ancora una volta e continuare a credere nei miei sogni. 
La vita colpirà sempre più forte, ma io sarò sempre più forte di tutto. Perché? Perchè io continuo a credere nel sole e son sicura che un giorno quella luce sarà tanto forte quanto me. 
Grazie a tutti, grazie ad ognuno di voi, siete stati in tantissimi a scrivermi… Ci vediamo presto, Tiger”. 

La ragazza originaria di Piedimonte Matese dovrà rinviare il suo sogno di medaglia al Mondiale ma ha ancora tanti anni per provarci. Dopo questa disavventura dovrà provare a ristabilirsi il più velocemente possibile e ritornare a lavorare. Nel 2024 c’è un appuntamento troppo importante a cui arrivare al massimo della condizione. Le Olimpiadi di Parigi sono il grande sogno. Inoltre c’è una promessa speciale da mantenere.