Un’opera letteraria di enorme spessore, accompagnata dalla magistrale interpretazione di Enzo d’Arco, condurrà la cittadina di Baronissi nei fiabeschi racconti di Giambattista Basile. Domenica 15 maggio dalle ore 19.30 presso la sala Museo FRaC in via Convento sarà rappresentato "Lo Cunto de Li Cunti".
«Un evento che persegue la celebrazione del Barocco napoletano fondendo in sè molteplici sfaccettature artistiche. Basti pensare alla partecipazione di Enzo d’Arco - direttore artistico di La Cantina delle Arti - e alla collaborazione con il professor Rino Squillante - docente del Corso di Disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli - il tutto impreziosito dall’installazione interattiva a cura di Benedetta Celletti, Martina Curcio, Siria Marino e Chiara Panunzio», afferma la presidente della Consulta della Cultura, Anna Malesci.
Sulle orme lignee di Nicola Fumo - scuoltore e architetto italiano di origini baronissesi -, nell’echeggiamento delle struggenti note dello Stabat Mater, la cittadinanza è ora invitata ad addentrarsi nel mondo onirico e fiabesco di Giambattista Basile. Sullo sfondo di un Barocco napoletano pregno di estrosità, il filo delle idee che avvicina le figure di Giovanni Battista Pergolesi e Giambattista Basile è il poemetto ‘Il pianto della Vergine’ pubblicato da Basile nel 1608 di rientro a Napoli dopo aver prestato servizio come soldato mercenario per la Repubblica di Venezia.
"Lo Cunto de Li Cunti" è, senza dubbio, lo scritto più significativo interamente redatto in lingua napoletana. Opera che afferma Basile come primo autore ad utilizzare la fiaba come espressione popolare. Un’opera immortale che vanta numerose adattazioni cinematografiche di spessore internazionale superando confini di spazio e tempo. Sarà il regista, attore e sceneggiatore nativo di Baronissi, Enzo D’Arco, a raccontare, nella loro versione originale, tre tra le cinquanta fiabe del Pentamerone. Chi non altri se non D’Arco che promuove la cultura, prediligendo le rappresentazioni artistiche, utilizzando ogni forma di segni e di linguaggi.