Hanno scelto di restare in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere, i tre imprenditori colpiti dall'interdizione per 12 mesi dall'esercizio dell'attività disposta dal gip Gelsomina Palmieri nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo e dalla guardia di finanza sul trasferimento in Bulgaria di una serie di società, con l'obiettivo di sottrarle – sostiene l'accusa – al pagamento delle imposte e sottrarne i patrimoni al sequestro e a procedure fallimentari e /o esecutive.
Si tratta, in particolare, di Michele Malgieri (avvocato Angelo Leone), 46 anni, Angelo Malgieri (avvocati Vincenzo Sguera e Andrea Verdicchio), 71 anni, di Melizzano, e Valter Claudio Corsini (avvocati Massimiliano Cornacchione e Mario Izzo), 55 anni, di Amorosi. Sono stati destinatari di una misura applicata anche ad altre cinque persone: Giuseppe Ciccopiedi, 69 anni, Alessandro Ciccopiedi, 33 anni, Leonardo Ciccopiedi, 37 anni, Cosimo Aquino, 70 anni, tutti difesi dagli avvocati Andrea De Longis e Matteo De Longis, e Bruno Fragnito (avvocato Vittorio Fucci), 62 anni, di Benevento, interrogati martedì scorso: bocca chiusa anche per loroo.
La parola passa ora al Riesame, dinanzi al quale sarà impugnata l'ordinanza, adottata in una inchiesta che ha chiamato in causa complessivamente ventisei persone, scandita anche dal sequestro di denaro e beni, tra cui l'Hotel Villa Traiano - il commercialista aversano Claudio Cesaro è l'amministratore giudiziario dell'immobile mentre la gestione dell'attività è rimasta ai Ciccopiedi- fino alla concorrenza di circa 11 milioni di euro.
Associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, falso, reati tributari e fallimentari, queste le ipotesi di reato contestate a vario titolo.