Medico impone a un paziente una visita a pagamento nel suo studio privato, scandalo all’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati. «Qui non ho l’attrezzatura per visitarla. Se vuole la aspetto nel mio studio per un consulto privato»: è questo quello che, qualche giorno fa, si è sentito dire un cittadino che, per un dolore perenne al gluteo, si era recato presso il presidio ospedaliero della città dell’Agro nocerino sarnese.
Dopo l’attesa di turno l’uomo è stato preso in cura da un oncologo che, dopo essersi lamentato delle condizioni di lavoro in cui è costretto a operare, ha avanzato una proposta choc al degente. «Senta, io qui non posso visitarla in modo adeguato. Non abbiamo le attrezzature necessarie per colpa dell’attuazione del Decreto 49. Ecco, questo è il mio biglietto da visita. Ho uno studio a Nocera Inferiore. La aspetto per un consulto privato. Mi venga a trovare». Un invito dunque, nemmeno tanto celato, di rivolgersi a lui per una visita a pagamento, da effettuare lontano dal presidio diretto dall’Asl.
Una vicenda che ha dell’increbile e non fa altro che screditare, agli occhi della comunità scafatese, un ospedale che è soltanto il fantasma di quello che fu in passato. Il paziente invitato a curarsi a pagamento sta vagliando, per il momento, l’ipotesi di denunciare l’uomo alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Custodisce gelosamente il biglietto da visita, che l’oncologo dello “Scarlato” gli ha consegnato durante quello che doveva essere una regolare visita medica, ma che però non è mai avvenuta.
Redazione Sa