Nocera Inferiore

Le sculture di Onofrio Pepe, le foto d’epoca delle fabbriche dell’Agro nocerino-sarnese, la pubblicazione “Amore senza lividi” e l’esperienza giornalistica e di scrittura di Giovanni Grasso saranno le protagoniste del “Maggio diocesano della cultura” promosso dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Location degli eventi la Curia vescovile di Nocera Inferiore ed il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore.

La conferenza stampa di presentazione della rassegna si è tenuta questa mattina nel Museo diocesano San Prisco di Nocera Inferiore, nella sala dedicata alle opere di Angelo Solimena. Il direttore del Museo Salvatore Alfano ha parlato di una iniziativa che vuole segnare un tempo di rinascita per il territorio: «Abbiamo scelto maggio perché è un periodo simbolicamente forte, di rinascita. Proponiamo una serie di iniziative culturali per offrire a quanti hanno vissuto questi anni di sospensione dovuti alla pandemia momenti di discussione, dibattiti e mostre. Ringraziamo il vescovo Giuseppe Giudice perché per primo ha creduto e voluto questo programma».

Il primo appuntamento è per sabato 14 maggio, alle ore 19.00, presso la Curia diocesana. Sarà inaugurata la mostra fotografica sulla storia industriale dell’Agro nocerino sarnese. L’esposizione dal titolo “Quando suonavano le tufe” è curata dal MuDiF-Museo Didattico della Fotografia e tratta da immagini conservate nell’archivio storico fotografico dell’associazione Il Didrammo APS.

La mostra sarà preceduta da un convegno sul tema “Per un’impresa sostenibile” durante il quale interverranno il professore Giuseppe Palmisciano, il presidente del Consorzio imprenditori di Fosso Imperatore, Alfonso Vicidomini, e Veronica Petti, direttore generale di Petti conserve SPA.

Rosario Petrosino, direttore del Museo didattico della fotografia, ha curato l’allestimento della mostra fotografica “Quando suonavano le tufe”: «È una esposizione di immagini che raccontano la storia attraverso le storie. Sono le storie delle nostre industrie, dei nostri operai, delle nostre contrade e trattano delle principali industrie presenti sul territorio: da quella manifatturiera, conserviera a quella pastaia. Un concentrato della storia industriale dagli inizi del ‘900 agli anni Ottanta».

Il 21 maggio alle ore 19.00 sarà aperta al pubblico la mostra di sculture dell’artista Onofrio Pepe, originario di Nocera Inferiore e fiorentino d’adozione. L’esposizione si terrà nel Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore. Alla conferenza stampa è intervenuto il curatore Teobaldo Fortunato: «È il grande ritorno di uno dei padri della scultura contemporanea non soltanto italiana, ma europea. Il fatto che queste 12 stele vengano da piazzale Michelangelo in un luogo fantastico qual è il battistero, tra l’altro terra natale del maestro Onofrio Pepe, è un evento altamente significativo. È importante perché temi classici e sculture contemporanee possono rivivere e convivere nello stesso luogo, il battistero di Santa Maria Maggiore, che è un grandissimo monumento della cristianità. La mostra resterà aperta fino a settembre quando presenteremo il catalogo con i contributi del direttore Alfano, di Dominique Fuchs, curatore collezioni e arredi del Museo Stibbert di Firenze, e di Samuele Caciagli, responsabile dell’area tecnica dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze». Le 12 stele provengono da piazzale Michelangelo di Firenze, mentre la Deposizione dal museo dell’Opera del Duomo di Firenze.

Il 23 maggio alle ore 19.00, presso la Curia nocerina, ci sarà la presentazione del libro "Amore senza lividi – Storie di guerriere senza paura", di Chiara Nocchetti e Benedetta De Nicola, a cui seguirà un dibattito sulla violenza di genere. Sabato 28 maggio alle ore 11.00, sempre presso la Curia vescovile di Nocera Inferiore, ci sarà la consegna Premio Euanghelion, arrivato alla XIV edizione, al giornalista e scrittore Giovanni Grasso.

L’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno e gode del patrocinio della Regione Campania, della Regione Toscana, dei Comuni di Nocera Inferiore e Nocera Superiore, dell’Opera di Santa Maria del Fiore.  È realizzata dal Museo San Prisco, dal Mensile Insieme, dagli Uffici diocesani Comunicazioni sociali e Beni culturali, dal MuDiF, con il sostegno di alcuni partner privati.