Ciro Pistone è il nuovo segretario della Uilm Caserta. Da due anni segretario organizzativo dei metalmeccanici della Uil casertana, Pistone è stato eletto nel corso dell’ottavo congresso delle tute blu riunite nella città della Reggia vanvitelliana alla presenza di Luca Colonna della segreteria nazionale UILM, del segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma, del segretario Uil Caserta, Antonio Farinari e del segretario uscente, Antonio Accurso.
“Ringrazio per questo incarico così prestigioso, la nomina a segretario mi riempie di responsabilità ancora maggiori – ha detto il neo eletto, Ciro Pistone – I prossimi quattro anni saranno molto difficili perché, oltre alle crisi che ci attanagliano, c’è un cambiamento epocale in atto per cui dobbiamo essere formati sia sotto il profilo politico sia nell’interloquire con le istituzioni che spesso latitano. Il sindacato è uno dei pochi baluardi in un territorio molto difficile dove la criminalità spesso si insinua quando ci sono disagi sociali. Abbiamo, quindi, il dovere morale di tutelare gli interessi dei lavoratori, ma anche di essere la sede della legalità. Dobbiamo, inoltre, cercare di disabituare i giovani alla disaffezione alla politica e al sindacato perché solo con un ricambio generazionale potremmo avere un futuro più roseo”. Altra sfida da affrontare è quella del Pnrr: “Dobbiamo fare in modo che questi fondi erogati al Mezzogiorno non vadano verso altri lidi, ma servano a ridare slancio e rilancio a questo territorio martoriato dove l’assistenzialismo spicciolo e il pressapochismo della nostra classe politica non aiutano”.
Nella sua relazione introduttiva anche il segretario uscente, Antonio Accurso, ha indicato le emergenze non risolte: “Purtroppo molte criticità sono anche appesantite dalla pandemia prima e dalla crisi ucraina dopo. Caserta ha sempre presidiato settori importanti come le Tlc, l’automotive, l’aerospazio e la costruzione ferroviaria, ma le istituzioni locali e nazionali devono imprimere una svolta. Sono troppi i progetti che aspettano di essere realizzati e le crisi ancora irrisolte sul territorio come, ad esempio, Whirlpool, Jabil e Tfa. Basta con gli annunci della politica, c’è bisogno di proposte concrete. Troppi gli strumenti pensati per il Sud che non cominciano a suonare: vogliamo sentire la musica del cambiamento”.
“Caserta, in passato, è stata indicata come Terra di lavoro, ma nel tempo le crisi si sono succedute e nel corso degli anni ogni speranza di ripresa è stata inutile, continuando a subire la deindustrializzazione – ha spiegato Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania – Anche in questo territorio abbiamo molte aziende che hanno aperto una vertenza al Mise, ma il Governo si è distratto sulle politiche del lavoro producendo risultati disastrosi. La manifattura, in Italia, è la prima industria e non si può fare impresa se non c’è l’intervento delle istituzioni. Se non vinciamo la sfida data dai fondi del Pnrr, molto probabilmente, non solo il Sud ma tutto il Paese potrebbe diventare l’ultima ruota del carro di un’Europa che sta pensando ai fatti propri”, ha concluso il leader della Uilm Campania.