Benevento

E' una ferita lacerante, impossibile da ricucire, per i familiari di chi compie un gesto tanto tragico. Ancora di più quando la vittima ha 22 anni ed una vita intera da respirare. Una esistenza che per la ragazza di Faicchio era diventata  talmente insopportabile da spingerla a farla finita, a rinunciare per sempre a quella bimba che aveva messo al mondo tredici mesi fa.

Le ha lasciato una lettera, qualcuno a tempo debito le dovrà leggere quelle parole vergate dalla disperazione della mamma, dalla convinzione di non poter continuare ad andare avanti. Il giorno dopo un dramma che ha comprensibilmente avuto un'eco amplissima è pieno dei dubbi e delle domande sulle ragioni di una scelta così terribile. Non saranno fugati, non avranno risposta, perchè è impensabile capire i meccanismi di un disagio interiore che divora lentamente, di un tormento che aumenta progressivamente, fino ad esplodere.

Resta il dolore per una storia squassante, per l'ostinata determinazione della giovane nel cercare la morte, l'unica soluzione che aveva individuato. Il resto è liturgia giudiziaria, è l'inchiesta del sostituto procuratore Giulio Barbato e dei carabinieri per cercare di ricostruire i fatti nella loro interezza. E' l'autopsia che il medico legale Umberto De Gennaro eseguirà sabato sulla salma di una donna che aveva solo 22 anni.