Alla Cappella di San Gennaro è stata celebrata la messa in memoria di Diego Armando Maradona. Il 10 maggio 1987 il Napoli conquistava il primo dei due Scudetti con el Pibe de Oro leader indiscusso del gruppo capace di regalare il tricolore alla sua gente. Le "leggende del Napoli", da Alessandro Renica a Salvatore Bagni, passando per Fernando De Napoli e Giuseppe Bruscolotti: praticamente tutti i protagonisti di quel successo erano presenti al Duomo nel ricordo del Diez in compagnia di Diego Armando Maradona Junior e dello storico presidente, Corrado Ferlaino.
"Una bellissima iniziativa, che sposiamo in pieno. - ha spiegato Renica - Siamo qui in un posto fantastico a ricordare il nostro grande capitano. Ha un significato concreto dell'attaccamento che avevamo nei confronti di Diego. Fa piacere che ci siano anche il capitano Bruscolotti e Salvatore (Bagni, ndr). È bello ricordarlo".
"Ci vediamo, ci sentiamo, ci siamo sempre frequentati. È una data particolare e manca il simbolo di questa giornata, quello ci ha fatto vincere, il nostro amico, la persona più forte al mondo e più umile al mondo. - ha aggiunto Bagni - Diego l'ho vissuto per anni e con ritmi diversi. Casa mia era il suo rifugio: ho avuto la fortuna di frequentarlo, un onore che mi porterò per tutta la vita".
De Napoli si trasferì dall'Avellino all'ombra del Vesuvio nell'estate del Mondiale 1986, vissuto con la maglia azzurra: "Scelsi Napoli per stare vicino casa, a pochi chilometri da mia madre e ho avuto la fortuna di giocare con il più forte e con tanti calciatori bravissimi. - ha spiegato - Eravamo un gruppo pieno di ragazzi del sud, che quando entrava in campo l'abbiamo fatto per vincere qualcosa e dobbiamo ringraziare Allodi e Marino per aver costruito una squadra stupenda".