Sant'Angelo dei Lombardi

Mozzafiato lo scenario dell’Abbazia del Goleto che ha reso magica la serata che si è svolta ieri (5 agosto) a Sant’Angelo dei Lombardi. Melodie, coinvolgimento, spettacolo e un pubblico delle grandi occasioni. Sul palco la Fanfara dell’Arma dei Carabinieri del Decimo Reggimento Campania di Napoli che ha incantato la platea giunta numerosa al prestigioso appuntamento voluto fortemente dal sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, professoressa Rosanna Repole, in collaborazione con il colonnello Francesco Merone comandante provinciale dei carabinieri di Avellino. Non ha fatto mancare la sua autorevole presenza il presidente del Consiglio regionale, on. Rosa D’Amelio.

Una serata dove si sono appalesate emozioni e memorie emerse in tutta la loro chiarezza nell’intervento conclusivo del primo cittadino che ha ricordato quando ben 34 anni fa in Piazza Umberto a Sant’Angelo, la Banda dei Carabinieri riscosse grande successo. E’ la stessa Repole a ricordare commossa quel tragico periodo quando la gente d’Irpinia fu ferita a morte dalla furia omicida del terremoto. Repole, poi, nell’intervento finale, ha ringraziato l’Arma dei carabinieri e la sua grande famiglia per la dedizione, passione, amore e abnegazione alla Patria. 

La Fanfara dei carabinieri ha eseguito diverse sinfonie: si alza il sipario sulle note di Florentin March Fucik di Julius Fucik; poi è la volta della sinfonia "Norma" di Vincenzo Bellini con il quale Bellini raggiunse l’apice del suo lirismo vocale, e ancora il Nabucco di Giuseppe Verdi; la Cavalleria Leggera, opera in tre atti di Franz Von Suppè; Moment for Morricone di Ennio Morricone; melodie di Benny Goodman, Memories di Benny Goodman; a seguire in un crescendo di emozioni con le note di Tiger Rag di Nick La Rocca; The Type di Leroy Anderson; il Canzoniere napoletano. 

La Fanfara, magistralmente diretta dal maestro Marco Smarra, ha salutato il pubblico con la Marcia d’ordinanza dei carabinieri; l’inno di Mameli e la Fedelissima. Uno spettacolo infinitamente meritorio, condotto dalla giornalista Teresa Lombardo, che ha lasciato spazio alle più grandi emozioni.

Redazione