Benevento

Si sono avvalse della facoltà di non rispondere, per permettere ai loro legali l'analisi delle decine di migliaia di pagine di atti, le cinque persone interrogate questa mattina dopo essere state colpite dall'interdizione per 12 mesi dall'esercizio dell'attività professionale e d'impresa, disposta nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo e dalla guardia di finanza sul trasferimento in Bulgaria di una serie di imprese, con l'obiettivo di sottrarle – sostiene l'accusa – al pagamento delle imposte e sottrarne i patrimoni al sequestro e a procedure fallimentari e /o esecutive. Dinanzi al gip Gelsomina Palmieri sono comparsi, in particolare, Giuseppe Ciccopiedi, 69 anni, Alessandro Ciccopiedi, 33 anni, Leonardo Ciccopiedi, 37 anni, Cosimo Aquino, 70 anni, tutti difesi dagli avvocati Andrea De Longis e Matteo De Longis.

Identica la scelta di Bruno Fragnito (avvocato Vittorio Fucci), 62 anni, di Benevento.

Associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, falso, reati tributari e fallimentari: queste le ipotesi contestate dagli inquirenti. Nel mirino il ruolo di una struttura di brokeraggio – Giuseppe e Leonardo Ciccopiedi sono ritenuti promotori ed organizzatori – che sarebbe stata “dissimulata sotto lo schermo di uno studio legale che presta anche servizi di delocalizzazione di imprese all'estero. Secondo il Pm, con un presento obiettivo: commettere reati di sottrazione fraudolente al pagamento delle imposte.

Attenzione puntata sulla gestione dell'attività di consulenza dei Ciccopiedi per il trasferimento e il mantenimento di imprese in Bulgaria, soprattutto nelle città di Sofia e Plovdiv, al fine di sottrarle – sostiene l'accusa – al pagamento delle imposte e sottrarne i patrimoni al sequestro e a procedure fallimentari e /o esecutive. Una volta all'estero, le società sarebbero apparse ancora operative e solvili, atragerso l'accensione di conti correnti che in realtà non sarebero stati movimentati. In questo modo sarebbe stato consentito agli imprenditori 'clienti' di continuare di fatto ad operare in Italia con neo costituite imprese con lo stesso oggetto del clone estero.

La Procura è convinta di aver ricostruito lo schema seguito nella maggior parte dei casi: prima l'ingresso nel management delle società, acquistando quote o assumendo cariche sociali, poi permanendo anche nella compagine sociale di quelle corrispondenti estere.

Alessandro Ciccopiedi sarebbe stato “dedito all'attività preparatoria delle operazioni societarie”, mentre Aquino e Fragnito avrebbero “prevalentemente tradotto operativamente le indicazioni ricevute, prestandosi ripetutamente ad assumere cariche formali di amministratori e/o soci nelle società italiane delocalizzate o in altre comunque ad esse collegate”.

La misura interdittiva è stata stabilita  anche per Michele Malgieri (avvocato Angelo Leone), 46 anni, Angelo Malgieri (avvocati Vincenzo Sguera e Andrea Verdicchio), 71 anni, di Melizzano, e Valter Claudio Corsini (avvocati Massimiliano Cornacchione e Mario Izzo), 55 anni, di Amorosi, che saranno interrogati venerdì.

Ventisei, complessivamente, gli indagati in una inchiesta scandita anche dal sequestro di denaro e beni, tra cui l'Hotel Villa Traiano - il commercialista aversano Claudio Cesaro è l'amministratore giudiziario dell'immobile mentre la gestione dell'attivtà è rimasta ai Ciccopiedi- fino alla concorrenza di circa 11 milioni di euro.