Tutto esaurito nel doppio spettacolo andato in scena a Roma presso il teatro "La bottega degli artisti". Un parterre di vera eccezione, tra cui l’artista Ottavia Fusco, la principessa Caracciolo, gli amici del regista, la giornalista Mariella Anziano, l’attrice Nadia Rinaldi, il giornalista Emilio Sturla Furnò e l’avvocato Antonella Sotira.
Ad esibirsi sul palcoscenico una delle numerose classi laboratoriali dirette dal regista: Carlo Simeoni, Gennaro Rosa, Renato Rescigno, Teresa Massaro, Rosanna De Bonis, Franca Guarino, Paola Liguori, Maria Russo, Lia De Blasio, Nina Stimolo, Maria Mazziotti, Eros Razzano, Chiara Santoro, Manuela Benedetti e la partecipazione straordinaria della cantante Giò Di Sarno. Testi che attraversano il novecento e graffiano il cuore.
Uno spettacolo che alterna monologhi struggenti a visioni esilaranti, dove il messaggio è forte e chiaro: la solitudine che diventa tragedia e la tragedia che diventa “motu proprio” di una società che è proiettata solo all’apparenza e che degli ultimi non sa che farne. Uno spettacolo che omaggia i nuovi drammaturghi teatrali, coloro che dopo Eduardo hanno potuto esprimere la loro arte.
“Sono commosso per questo successo inaspettato” afferma il regista “questa attenzione mi gratifica e mi permette di pianificare ancora nuove esperienze teatrali qui nella capitale” Un successo che decreta ancor di più la presenza di De Rosa nell’entourage dei teatri romani che apprezzano l’operato e l’inventiva di una regia profonda ed innovativa, qual è quella di De Rosa.