di Simonetta Ieppariello e Gianni Vigoroso
Anche il cielo ha pianto per l’ultimo saluto a Peter, il sedicenne di Gesualdo, morto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "San Giuseppe Moscati" di Avellino venerdì sera, dopo 4 giorni di agonia. Una pioggia battente è caduta dal cielo, intorno alle ore 16, quando il feretro bianco è arrivato in paese, dall’ospedale di Avellino, per i funerali che hanno visto raccolta l'intera comunità.
A portare la bara a spalla gli amici di Peter e compagni di scuola, che hanno voluto così accompagnarlo nell’ultimo viaggio. Già dalle ore 15 piazza Umberto I nel comune ufitano ha visto raccogliersi centinaia di persone, arrivate da tutto il paese e dai comuni limitrofi. Negozi chiusi, manifesti affissi agli ingressi di ogni attività commerciale, bandiera a mezza asta in Comune e un silenzio assordante, ha dominato il paese del principe dei Madrigali. Un'atmosfera surreale per tutto il tempo delle esequie nella storica chiesa di San Nicola, concelebrate da Padre Emilio, padre guardiano dei padri Cappuccini, don Rocco Salierno, parroco di Paternopoli, don Giovanni D’Italia, parroco di Carpignano. Assente per motivi di salute padre Enzo Gaudio, il quale ha sofferto tanto in questi giorni, in silenzio e nella solitudine dovuta alle sue condizioni fisiche, di fronte ad una tragedia così triste e inaspettata.
Una folla di giovanissimi ha affollato la chiesa, il sagrato e la piazza della chiesa di Gesualdo per l’ultimo commovente saluto. Un lungo applauso ha accolto l'arrivo del feretro. Particolarmente affranta la preside Catia Capasso della scuola frquentata dal ragazzino e alcuni docenti tra cui Angelo Cappuccio che Peter considerava il suo angelo.
Sul feretro bianco una maglia del Napoli Calcio, a ricordo della straordinaria passione calcistica del giovanissimo. "Veglia sui tuoi genitori. I tuoi familiari e i tuoi amici, ti porteremo sempre nei nostri ricordi", si legge sul social. E' solo uno dei tanti messaggi di ricordo di amici, docenti e compaesani del giovanissimo morto dopo 4 giorni di ricovero nel reparto di rianimazione del Moscati di Avellino.
I genitori di Peter, due persone straordinarie, sono stati accompagnati in chiesa dai parenti e amici, dal paese intero che si è voluto stringere attorno a loro in un gesto di straordinaria vicinanza. Fuori la chiesa uno striscione sistemato dagli studenti del liceo scientifico Aeclanum, che Peter frequentava con profitto.
“Ti ricorderemo per sempre avrai sempre un posto nei nostri cuori”. Recita lo striscione. Peter lunedì pomeriggio era rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco alla testa. Un drammatico gesto volontario o un tragico incidente, queste le due ipotesi su cui indagano i carabinieri che hanno sequestrato Pc e telefonino del ragazzo, per accertare ogni aspetto della sua vita privata.
In un gesto di ultimo e straordinario altruismo e rispetto per la vita i genitori di Peter hanno dato l’ok per l’espianto degli organi.