Sono in lento ma costante miglioramento le condizioni di Stefano Tacconi, colpito lo scorso 23 aprile da emorragia cerebrale e trasportato d'urgenza all'ospedale di Alessandria. L'ex portiere della Nazionale e della Juventus, classe 1957, aveva subito la rottura di un aneurisma mentre si trovava ad Asti per un evento benefico. "La situazione è più stabile, Stefano Tacconi è ancora in rianimazione, ma sicuramente ha una vigilanza migliore. Non risponde completamente, ma esegue ordini. Saluta, muove i quattro arti. Se la situazione continua cosi, in 2-3 giorni potrebbe lasciare la rianimazione ed essere spostato nel reparto di neurochirurgia". A riferirlo è Andrea Barbanera, responsabile della struttura di Neurochirurgia dove Tacconi, nativo di Perugia ed estremo difensore bianconero per quasi un decennio, è ancora ricoverato.

"Stiamo anche cominciando a svezzarlo dal respiratore. Diciamo che ha fatto passi avanti molto importanti: non c'è ancora il rischio zero, ma direi che il messaggio che diamo oggi è positivo. Abbiamo preso la direzione giusta e sicuramente ci sarà ancora strada da fare. Forse, però, la parte più in salita è terminata", ha concluso Barbanera. Le parole del primario che ha in cura tacconi sono state riportate sui social network dal figlio Andrea. Il 13 maggio Tacconi festeggerà il suo compleanno in ospedale, per quella data il figlio ha invitato fan e tifosi a radunarsi sotto il nosocomio alessandrino per sostenere in questa battaglia l'ex campione. (Italpress)