Avellino

Se da parte dei calciatori prosegue il silenzio social la proprietà biancoverde, con l'amministratore IDC, Giovanni D'Agostino, rinnova le distanze e conferma la rabbia per gli sviluppi stagionali. "Sono passati tre giorni e ancora non riesco a trovare la quiete per far passare rabbia e delusione", si legge nel lungo post pubblicato con foto sul profilo ufficiale Instagram dal dirigente irpino in cui ha voluto ringraziato i tifosi - Sono commosso ma ancora troppo amareggiato per fare un’analisi lucida. Sono consapevole di essere stato colpevole. Dannatamente colpevole soprattutto per aver tradito uno dei principi cardine del mio essere: non affidarti a nessuno. Sbagliare aiuta, certo. L’unico modo che abbiamo per apprendere è quello di cadere e rialzarci continuamente finché non impariamo a tenerci in equilibrio".

D'Agostino jr non cita nessuno, ma dopo la conferenza di mercoledì sera chiama in causa chiaramente i calciatori e chi ha costruito la rosa 2021/2022: "Pensavo semplicemente che, come in tutti i sistemi che funzionano, fidarsi delle "professionalità" facendole lavorare in un ambiente super confortevole e soprattutto in completa autonomia, poteva essere una soluzione per trarne il massimo, il meglio da tutti. Credevo che essere delicati, senza intercedere nel lavoro altrui, poteva aiutarmi ad individuare le responsabilità e prendere provvedimenti, correre ai ripari, aggiustare la rotta facilmente in caso di sbandamenti. In modo veloce ed efficace, prima dell’irreversibilità delle situazioni. Così non è stato, così non è, così non sarà. Il mondo del calcio è un mondaccio viziato, senza etica, con pochi uomini, pieno zeppo di egocentrismi e opportunisti dell’ultima ora. Un mondo di iper privilegiati lontano anni luce da quello che appare all’esterno, lontanissimo da quello che sono i principi dei tifosi e soprattutto strapieno di tutto ciò che una persona sana dovrebbe aberrare".