Lioni

Il consorzio dei servizi sociali Ambito A3 “Alta Irpinia” di Lioni conclude il programma Pippi, programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione teso innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine.

Si sperimenta sul campo una contaminazione tra l’ambito della tutela dei minori e il sostegno alla genitorialità. Il Programma Pippi infatti ha rilievo nazionale e nel 2017 è stato trasformato in linee di indirizzo nazionale sul lavoro con famiglie vulnerabili, entrando di diritto nei livelli essenziali socio assistenziali.

Promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con il laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell’università di Padova, il programma coinvolge in maniera trasversale gli ambiti del servizio sociale, della psicologia e delle scienze dell’educazione. Attraverso la sperimentazione di una nuova metodologia di approccio alla problematica, vuole fronteggiare la sfida di ridurre il numero dei bambini allontanati dalle famiglie.

Il progetto implementa quest’anno la sua X edizione, e la partecipazione del Consorzio Altirpino ha consentito a famiglie e operatori di accedere ad un percorso di assistenza sostenibile, attraverso una formazione mirata che accompagna tutti gli ambiti.

Il Focus group che si è tenuto nella giornata di oggi con una famiglia che ha scelto di al monitoraggio presso la sede del Consorzio di Lioni ha visto la presenza della ricercatrice dell’Università di Padova e membro del gruppo di ricerca Labrief Katia Bolelli, che è stata accolta dal presidente del Consorzio Luigi D’Angelis, dalla coordinatrice Michela Iuliano e dalla direttrice Donatella Chieffo, per poi interfacciarsi insieme alle operatrici della struttura, con la famiglia individuata. Obiettivo del Focus affrontato è stato quello di definire un processo partecipato, ovvero un intervento intorno ai bisogni dei bambini considerando anche quelli dei genitori, per formulare un’analisi e una risposta coerente ai bisogni manifestati.

“Il Ministero del Lavoro ha affidato all’Università ha il ruolo di coordinamento tecnico, ma favorisce anche la coprogettazione per trasferire il sapere teorico prodotto all’interno delle aule universitarie in azioni concrete. Il nostro obiettivo è riuscire a stabilire per il welfare italiano quali sono le migliori azioni da compiere per le famiglie” ha spiegato la prof. Bolelli. “Raccoglieremo gli esiti della ricerca condotta in tutte le realtà italiane con cui ci siamo interfacciati e produrremo il report della prima annualità, per poter proseguire con i nostri obiettivi. Per questo attendiamo gli esiti dei progetti candidati a valere sul Pnrr, e Lioni è tra questi”.  

Infatti anche il consorzio altirpino è in attesa dell’assegnazione del fondo per proseguire l’attività e implementare l’approccio multidisciplinare sulle famiglie vulnerabili. “Come Consorzio siamo fieri di avere portato avanti questo progetto sperimentale, che è intervenuto in maniera efficace sulle famiglie e su disagi gravi” ha commentato il presidente Luigi D’Angelis. “Gli esiti che sono stati verificati sul monitoraggio a campione ci confortano sulla risposta da dare a famiglie e bambini. Come comunità degli adulti e come Consorzio siamo impegnati a risolvere disagi e forme di difficoltà negli ambiti familiari e dei bambini. Questa esperienza ci consente di migliorare le azioni per il futuro, in quanto abbiamo candidato la continuità del progetto a valere sul Pnrr con l’ambito di Ariano irpino. Fondamentale è stata la partnership con l’Università di Padova, altamente positiva per gli operatori, che hanno elevato il livello di confronto, relazioni e conoscenze con altre esperienze”.

Il consorzio conferma la qualità del servizio, che è all’avanguardia sul territorio. “Siamo attenti agli operatori e alle famiglie” aggiunge il presidente. “Il personale del Consorzio coordinato da Michela Iuliano, che ha seguito il progetto, ha instaurato nuove relazioni professionali e umane con la docente Katia Bolelli, che è qui per attività di monitoraggio e verifica del percorso. Da questa esperienza il Consorzio ha sviluppato un altro servizio, che è il Centro per le Famiglie istituito presso il Comune di Lioni, e che proprio in relazione a famiglie e mondo della scuola sta avendo una risposta importante. Siamo convinti che bisogna investire in informazione e coinvolgimento delle famiglie, affinchè possano trovare in questo luogo una risposta a problemi complessi e soluzioni educative consone. In generale la nuova governance del Consorzio, in sintonia con il lavoro pregresso e in condivisione con il cdA intende valorizzare e promuovere progetti innovativi ampliando il tema dei servizi che svolgono sul territorio” conclude.