Carinola

Stamane il Garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello ha visitato la casa di reclusione di Carinola.

Accompagnato dal direttore del carcere Carlo Brunetti, dal comandante della Polizia penitenziaria Tonia Giuliano e dal sindaco di Carinola Giuseppina Di Biasio, è stato prima all’area verde del carcere luogo dove si tengono i colloqui tra detenuti e familiari con figli  e poi è stato nell’aria del carcere dove ci sono corsi scolastici di enogastronomia, agraria e artistici. Nell’aria verde c’era il maestro Alessandro Ciambrone che insieme a due detenuti ha realizzato un murale dal titolo “Sole a Carinola”, lo stesso artista realizzerà, finanziato dal garante dei detenuti campano, un secondo murale nelle aule scolastiche “i colori della cultura e la dieta mediterranea”.

L’istituto di Carinola ospita 374 detenuti, il garante Ciambriello dopo aver fatto dei colloqui individuali con alcuni detenuti, uscendo dal carcere ha dichiarato: “ringrazio la direzione del carcere per la sensibilità dimostrata e le diverse attività di inclusione socio-lavorative che ha messo in campo.

Ringrazio altresì l’artista Alessandro Ciambrone per aver dato la disponibilità a realizzare in ogni istituto penitenziario campano un murale. L’idea di squesti murales è che l’arte possa donare libertà e la bellezza possa restituire un senso etico e toccare il cuore di tutti sia dei diversamente liberi che ci vivono, sia di tutti coloro che entrano in carcere a vario titolo.”

Il garante Ciambriello ha donato dei libri per i detenuti e ad ogni singolo detenuto un opuscolo intitolato “Codice Ristretto” promosso dal suo ufficio, dal provveditorato campano dell’amministrazione penitenziaria , dall’osservatorio nazionale carceri delle camere penali e dalla camera penale di Bologna. 

“Questo testo è uno strumento per fornire informazioni comprensibili ed immediate ai detenuti definitivi in particolare. Non vuole sostituire la consultazione delle norme di legge, ma esclusivamente agevolare la comprensione del possibile accesso ai benefici.” Così conclude il garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello.