Prata di Principato Ultra

La scomparsa di Domenico Manzo resta ancora avvolta nel mistero. E' trascorso più di un anno e di lui nessuna traccia. Per mesi lo hanno cercato ovunque. Amici, parenti, ma anche forze dell'ordine e squadre speciali. Gli appelli sono partiti dai figli, dai parenti più stretti, da amici e conoscenti. Ma di Mimì, dopo la festa della figlia, dell'8 gennaio 2021, nessuno più ha avuto notizie. Eppure, dopo 14 mesi di indagini, ipotesi e dubbi, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati due persone: Romina e Loredana, la figlia e la sua amica. Ma perché la Procura avellinese è arrivata a ipotizzare reati nei loro confronti? Reati gravi come quelli di sequestro di persona (per la figlia di Mimì) e false dichiarazioni (per l'amica).

Si parte ovviamente dall'ultimo giorno in cui è stato visto Mimì Manzo, la sera della festa. A casa dell'uomo c'erano gli amici di Romina. Una decina di persone, tra cui anche l'amica Loredana. Durante la serata c'è stato un litigio proprio tra Romina e il padre, normali discussioni che accadono in famiglia. Improvvisamente, Mimì esce di casa per andare a fumare una sigaretta e non fa più ritorno. Le ultime tracce dell'uomo sono state registrate dalle telecamere del paese. In qualche frame si intravede Mimì e poi sparisce.

Naturalmente, l'inchiesta è ancora aperta, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati, gli interrogativi restano. Si ipotizza soltanto un sequestro di persona? E perché nei confronti della figlia? Intanto, la stessa Romina, attraverso il suo legale, l'avvocato Federica Renna, ha detto di essere “sconvolta da questa notizia, a me non è stato notificato nulla, se qualcuno mi ha tirato in mezzo in questa situazione di mio padre la pagherà, perché io non ne so nulla, non avrei potuto mai fare nulla di male a mio padre. Anzi solo io so quello che sto vivendo da più di un anno”.