È una notte da incubo per l’Avellino che vede sfumare la qualificazione alla fase nazionale dei play-off. Al “Partenio” il Foggia dell’ex Zeman passa 2-1, ribaltando nella ripresa con Merola e Nicolao l’iniziale vantaggio di Bove. Delusione per i quasi 7mila tifosi biancoverdi che, dopo l'illusione iniziale, hanno dovuto mandar giù un boccone amarissimo.
La partita. L’Avellino, nonostante i due risultati su tre a disposizione, parte forte e nei primi minuti di gioco prova subito a sbloccare il match. Dopo quattro giri di lancette, infatti, la formazione pugliese rischia già di andare sotto: Maniero lancia a rete Murano che a tu per tu con Dalmasso si fa murare la conclusione. Due minuti dopo, invece, è il numero 9 ad appoggiare per il compagno di reparto che dal limite calcia a lato. La risposta dei pugliesi è tutta in un tiro a giro di Merola (11’) che termina alto. L’Avellino, però, ne ha di più e al 17' passa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da De Francesco (17’), Bove colpisce in mischia e fa esplodere il Partenio.
Sotto di una rete il Foggia prova a cambiare marcia. Zeman è costretto a rinunciare a Di Grazia per infortunio, al suo posto entra Ferrante. L’occasione migliore per pareggiare i conti capita al 28’: Garattoni entra in area e calcia a rete, Forte respinge, Scognamiglio libera ma con il brivido. Con il passare dei minuti la partita s'innervosisce ed il direttore di gara è costretto a dispensare ammonizioni per sedare gli animi. Si va al riposo con l’Avellino avanti di un gol e con il Foggia costretto a cambiare atteggiamento per provare a rientrare in partita.
Anche nella ripresa, però, sono gli uomini di Gautieri a partire meglio. Murano (5’) ha subito sui piedi l’occasione per il 2-0 ma dopo aver saltato Delmasso centra il palo a porta (semi)vuota. E così, poco dopo, al “Partenio” si materializza la regola del “gol sbagliato, gol subito”: Rizzo crossa dalla sinistra (12’), Scognamiglio svirgola l’intervento e Merola deposita la sfera in fondo al sacco. Agguantato il pari, Zeman si gioca una tripla sostituzione per provare a ribaltare il risultato; Gautieri risponde sostituendo Maniero con Kanouté e Murano con Plescia. La mossa premia il Boemo. Alla mezz’ora, infatti, è proprio Nicolao a trovare il gol del 2-1 dopo aver sfruttato un disimpegno errato di Bove che si trasforma in un assist per il calciatore pugliese. L’Avellino accusa il colpo e, pochi minuti dopo, i rossoneri vanno anche vicini al tris con Curcio che calcia di poco a lato. L’assalto finale dei Lupi è confusionario e, al netto di un colpo di testa di Mignanelli, la squadra di Gautieri non riesce ad impensierire il Foggia. Che al triplice fischio può far festa per essere riuscito a ribaltare risultato e pronostico. Per l’Avellino è già tempo di rifondare.
AVELLINO-FOGGIA 1-2
AVELLINO (3-5-2): Forte; Scognamiglio, Dossena, Bove; Ciancio (34’ st Rizzo), Carriero, De Francesco (34’ st Mastalli), Kragl (34’ st Di Gaudio), Mignanelli; Maniero (12’ st Kanoute), Murano (20’ st Plescia). A disposizione: Pane, Pizzella, Chiti, Mocanu, Micovschi, Silvestri, Stanzione. Allenatore: Gautieri
FOGGIA (4-3-3): Dalmasso; Rizzo A. (12’ st Nicolao), Di Pasquale, Sciacca, Garattoni; Gallo (12’ st Di Paolantonio), Petermann, Garofalo (12’ st Rocca); Di Grazia (23’ pt Ferrante), Curcio, Merola (28’ st Turchetta). A disposizione: Alastra, Rizzo Pinna, Vitali, Maselli, Girasole, Martino, Buschiazzo. Allenatore: Zeman.
ARBITRO: Tremolada di Monza
RETI: 17’ pt Bove (A), 11’ st Merola (F), 30’ st Nicolao (F)
NOTE. Spettatori 6700 di cui 484 ospiti. Ammoniti: Dossena (A), Garattoni (F), Gallo (F), Rizzo (F), Scognamiglio (A), Mastalli (A). Angoli: 3-1. Recupero: 3’ pt – 5’ st